Conosciamo tutti il Black Friday, ormai da settimane i media ci tartassano di pubblicità che esaltano l’evento, ricordandoci che sarà possibile prendere con il 10×2 la sabbietta per la lettiera. Sappiamo anche che entro domenica questa campagna di spam selvaggio finirà e potremo iniziare a svuotare le caselle di posta elettronica. O forse no.
Quello che qualcuno potrebbe non sapere è che un altro mega-evento si trova in agguato, pronto ad assaltare i portafogli di chi non è estraneo all’e-commerce: si tratta del Cyber Monday. Esattamente come il Black Friday, il Cyber Monday è un giorno di super sconti che riguardano principalmente la tecnologie, l’elettronica e, più in generale, l’e-commerce.
Tradizione più recente del più prossimo parente protagonista del lungo week end del Ringraziamento, troviamo le radici del Cyber Monday affondate nel 2005, quando Ellen Davis, vicepresidente di uno dei settori di ricerca e strategie della National Retail Federation, ha consegnato un report sul picco di vendite online registrato il lunedì successivo alla festa del Ringraziamento.
I rivenditori online avevano segnalato un incremento delle vendite del 77% in un unico giorno e la spiegazione era molto più semplice di quanto si potesse pensare. Chi ricorda il 2005 sa che internet ad “alta velocità” (virgolette obbligatorie per questioni etiche) era appannaggio degli uffici e delle grandi compagnie; nel frattempo, l’utente medio vedeva la connessione far cilecca a ogni squillo del telefono domestico.
Gli acquisti online, quindi, faticavano a prender piede. Tuttavia, quel lunedì in particolare si trovava in un momento perfetto per gli acquisti natalizi. Così, migliaia di uomini e donne aspettavano il rientro in ufficio (dove la connessione a internet era più stabile) per ordinare i regali per tutta la famiglia – alla larga da bambini curiosi, che in questo modo non sarebbero mai riusciti a scoprire cosa avrebbero trovato sotto l’albero appena un mese dopo.
Restava la questione del nome. Davis pensò a “Black Monday” o “Blue Monday” sulla linea del Black Friday o del Blue Hyperlinks, ma entrambi i nomi rischiavano di essere associati a eventi negativi (il lunedì nero di Wall Street è un ricordo ancora molto doloroso, dopotutto).
Cyber Monday. Intrigante. Autoesplicativo. Approvato dalla stampa. Ed è incredibile pensare a come una tradizione relativamente nuova sia riuscita a far registrare un incremento tanto significativo del mercato elettronico globale, con il 2017 che ha fatto registrare in America vendite pari a 6.59 miliardi di dollari. Sebbene si tratti di una cifra impressionante, non si avvicina lontanamente al Giorno dei Single in Cina (14.3 miliardi di dollari in sole 24 ore) – e chi sa se anche questa tradizione riuscirà a conquistare il resto del mondo!