Riceviamo e pubblichiamo integralmente
In tanti anni di attività accademica e di partecipazione agli organi di governo dell’Ateneo, non ci era mai accaduto di dovere essere zittiti e umiliati in modo così aperto e ostinato da parte di nessuno. Oggi è accaduto che il rettore Giacomo Pignataro, nell’odierna seduta del Consiglio di amministrazione, ci ha impedito di lasciare a verbale una dichiarazione in cui protestavamo per il mancato inserimento all’odg di una nostra richiesta formale, come del resto previsto dalle norme vigenti.
Alla richiesta del prof. Iachello di prevedere un momento in cui la dichiarazione potesse venire letta e inserita a verbale è stato risposto che non era possibile perché doveva essere inerente a un punto già all’odg nel merito.
Di fronte a tale impedimento dell’esercizio dei nostri diritti democratici abbiamo per protesta ritenuto di dovere lasciare la seduta.
Crediamo che l’episodio si commenti da sé. Traggano i colleghi ed i lettori le conclusioni che più ritengono opportune, noi riteniamo di non potere subire in silenzio.
Per maggior contezza del lettore e dell’opinione pubblica si allega, in calce, la dichiarazione che intendevamo leggere in Consiglio.
Febronia Elia e Enrico Iachello, docenti di questo Ateneo, già presidi di facoltà, componenti del Consiglio di amministrazione.
“Esprimiamo tutto il nostro stupore e disappunto per l’assenza dall’odg odierno del punto ritualmente richiesto da noi consiglieri Elia, Iachello, Toscano, titolato “Nota del dott. Maggio prot. 8435 del 24 gennaio 2015”. Ribadiamo la nostra richiesta, che qui depositiamo a verbale, e chiediamo agli altri consiglieri di associarsi alla stessa, a tutela della democraticità di questo organo e della dignità dei singoli consiglieri che lo compongono.
Si è certi, pertanto, che nel prossimo Consiglio, anche alla luce del parere espresso dall’Avvocatura dello Stato, l’argomento verrà inserito all’odg, con riserva di ogni ulteriore azione a tutela.
A sottolineare l’onta subita ci si allontana dalla seduta, non senza notare però che molteplici punti dell’odg aggiunto esulano dalla competenza di questo Consiglio, che è organo di indirizzo, e rientrano invece in quella esclusiva del direttore generale, che è organo di gestione. Quanto poi ai due ultimi punti dell’odg della seduta, si rileva l’assenza di istruzioni entro i 4 gg precedenti la stessa. Non è rispettoso trattare in questo modo i componenti di un organo così rilevante per la vita dell’Ateneo. Abbiamo il pieno diritto di poter adeguatamente riflettere sulle deliberazioni da assumere“.