Un campione di circa 100 studenti della Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania, con sede in Ragusa Ibla è stato intervistato ad un anno dalla laurea. Dai dati pubblicati su AlmaLaurea, si può capire il profilo dei laureati della sede ragusana e la loro eventuale condizione occupazionale .
I laureati del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere conseguono il titolo quasi nella media del numero di anni previsti. Gli iscritti al corso di laurea triennale in Mediazione linguistica e Interculturale, impiegano poco più di tre anni, conseguendo il titolo intorno all’età di 23 anni. Nel caso della specialistica, circa il 29% si laurea intorno ai 27 e 29 anni.
Un dato positivo è quello che riguarda il voto di laurea, che in media si attesta sopra il 105/110 e lode. Un risultato ottimale si registra nella media annuale degli esami superati, che si aggira intorno al 27.
In seguito alla laurea, è fondamentale per qualsiasi laureato trovare un riscontro nel mondo del lavoro. Questione di notevole importanza per chi aveva già pensato di intraprendere una carriera in ambito linguistico.
Quando avviene l’ingresso nel mercato del lavoro? Circa il 50% e anche oltre inizia a cercare un impiego solo dopo aver conseguito la laurea ma solamente il 20% si trova a svolgere una professione coerente ed inerente al percorso universitario scelto.
Quali sono le occupazioni principali? Una grande maggioranza degli intervistati lavora per il settore pubblico. Si può notare che il settore più gettonato per i laureati in Lingue e Letterature straniere è quello relativo all’insegnamento e all’ambito della traduzione e dell’interpretariato, al secondo posto si trova il settore dei servizi, dedicati all’arte, alla cultura e alla società.
Oggi viviamo in un mondo in cui le competenze professionali contano parecchio. I laureati di Lingue e Letterature straniere affermano che dopo aver conseguito la laurea, abbiano avuto un miglioramento nel lavoro soprattutto grazie alle possibilità di utilizzare al meglio le capacità e le competenze acquisite. In termini percentuali, tale possibilità si traduce al 78%.