Lo stile architettonico Liberty si diffonde a Catania tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, non in una forma pura bensì contaminata dall’eclettismo artistico imperante all’epoca, che usava accostare elementi architettonici appartenenti a stili diversi. Contrariamente al volto della Catania greco-romana, medievale, e ancor di più barocca, il volto della Catania Liberty è poco conosciuto dai cittadini stessi, così come dai turisti. Ciò è dovuto in parte al fatto che, i tanti palazzi, dimore, ville e villini costruiti in questo stile, sono oggi il più delle volte destinati ad uso privato o pubblico, e difficilmente preposti alla fruizione di visitatori.
Proprio il cambiamento di destinazione d’uso di questi palazzi, originariamente residenze signorili, oggi divenuti esercizi commerciali, banche, sedi d’uffici ecc, non hanno permesso di salvaguardare l’integrità architettonica originaria degli edifici, come denunciato nella manifestazione Salvalarte 2008 di Legambiente.
Lo stile Liberty segna la nascita di una sensibilità artistica nuova, che riflette i cambiamenti sociali dell’epoca positivista del progresso tecnico e scientifico. Nel contesto italiano questa nuova corrente, che in seguito assunse il nome di «stile floreale», da altri detto anche modernismo italiano, si andava affiancando alle diverse forme assunte nei paesi Europei, con le diverse denominazioni di Art Nouveau, Modern Style o Modernismo in Spagna.
La cifra distintiva di questo stile nuovo, Liberty è data appunto dai motivi floreali, che nel contesto locale, della Sicilia e della città di Catania si innesterà con altri elementi di diversa tradizione, grazie alle nuove tecniche costruttive, sempre nel rispetto di una forte tensione estetica.
Vediamo nel dettaglio alcuni degli edifici e delle strutture in stile Liberty a Catania.
Villa Manganelli
La villa, situata in Corso Italia n 37, vicino al Palazzo delle Scienze, è opera dell’architetto palermitano Ernesto Basile. Edificata nel 1907, sotto commissione del principe Manganelli, proprietario dell’omonimo Palazzo in città, non venne mai realmente abitata dai principi. Nel 1947 la proprietà della villa venne acquisita da due famiglie catanesi e nel 1971 la Soprintendenza del Comune pose un vincolo di tutela sull’edificio, quale bene culturali da salvaguardare. Nel 1981 venne danneggiata gravemente da un incendio doloso che ne colpì gli interni dei primi due piani, rendendo in seguito necessario interventi di consolidamento e messa in sicurezza. La villa è stato uno dei set del celebre film “ Il Gattopoardo” di Luchino Visconti. Ancora nel 2008 risultava in restauro, ma ad oggi la struttura appare soggetta al totale abbandono.
Villa Cigno-Cocuzza o Villa del Grado
Villa Del Grado, situata in Corso Italia 209, fu costruita dall’architetto A. Atanasio e B.Caruso Puglisi tra il 1903 e il 1908. L’edificio è costituito da un corpo centrale e da quattro torrette situate negli angoli ed è circondato da un giardino di vegetazione mediterranea. L’ingresso, accessibile da una scalinata esterna, è situato sotto una loggia architravata sorretta da una coppia di colonne binate. La struttura è divenuta di recente sede di un esercizio commerciale.
Villa Bonajuto
Villa Bonajuto, situata in Corso Italia 266, opera costruita nel 1929 su progetto dell’ingegnere Giovanni Severino, venne ultimata nel 1934 dal geometra Domenico Corsaro. Diversi tentativi di demolizione da parte della proprietà, per erigere un palazzo, uno dei quali ne distrusse la parte occidentale negli anni 80, sono stati vanificati in seguito ad alcuni provvedimenti giudiziari che hanno decretato la sospensione dei lavori in virtù della salvaguardia del patrimonio storico-architettonico dell’edificio. La Sopraintendenza ha disposto un’opera di riqualificazione che ripristinasse l’aspetto originario della Villa, i cui lavori sono stati ultimati già da un paio di anni. La villa è oggi sede di una banca.
Palazzo Rosa
Il palazzo Rosa è uno storico ed elegante edificio residenziale di Catania, situato in via VI Aprile 15, tra la Stazione Centrale e piazza dei Martiri. Venne costruito intorno al 1903/1905 da un progetto ambizioso dell’ingegnere Fabio Majorana.
Palazzo delle Poste
Il celebre Palazzo delle Poste, situato in via Etnea 215, fu progettato anch’esso da Francesco Fichera. La costruzione iniziò nel 1919 e terminò nel 1929. L’edificio che occupa un intero isolato, è oggi adibito a sede centrale delle Poste Italiane a Catania.
Villa Miranda
Villa Miranda, situata in Viale XX Settembre 64, è stata progettata dall’architetto Francesco Fichera tra il 1906 e il 1908. La villa ha la tipica struttura di una abitazione gentilizia su due elevazioni con una torretta belvedere ad angolo
che dà leggerezza a tutta la struttura. La ville è oggi sede di una sala ricevimenti.
Villino Lanzerotti
Villino Lanzerotti, situato in Via Guglielmo Oberdan 141, è stato progettato da Paolo Lanzerotti nel 1915 circa. L’edificio, di natura residenziale, presenta una pianta regolare ed è articolato su tre livelli con una torretta angolare. Al piano terra le aperture sono rettangolari tripartite da esili colonnine , mentre al piano superiore le finestre sono bipartite con cornici decorate. L’ultimo piano è caratterizzato da aperture tripartite con archetti a tutto sesto.
Casa Benenati
Casa Benenati, situata in via Guglielmo Oberdan 119, è stata progettata anch’essa dal Lanzerotti, intorno al 1924. L’edificio, di natura residenziale, presenta un aspetto semplice ed elegante ed è caratterizzata da elementi decorativi classici e da una torretta angolare.
Teatro San Giorgi
Teatro San Giorgi, situato in Via San Giuliano 233, è stato progettato dall’architetto Salvatore Giuffrida e costruito tra il 1897 e il 1900. Nacque come teatro all’aperto, su terreno di proprietà di Mario Sangiorgi, per la rappresentazione di spettacoli durante la stagione estiva. Nel 1907 venne però coperto e divenne poi uno dei più importanti teatri di Catania. Le decorazioni furono eseguite, con gusto particolare, dal pittore Salvatore De Gregorio.
Tantissimi altri edifici catanesi appartengono allo stile liberty. Dell’architetto Francesco Fichera sono noti ad anche l’Istituto De Felice di Piazza Roma, il Garage Musmeci di Piazza Bovio, la Palazzina della Società elettrica in Piazza Trento e Villa Majorana in via Androne n 36. Dell’architetto Carlo Sada, autore del Teatro Massimo Vincenzo Bellini, si ricorda anche la Clinica Clementi di Piazza santa Maria di Gesù, Villa Romeo in viale Regina margherita n8 e il Palazzo Pancari- Ferrari, ad angolo tra via Etnea e via Umberto. Infine, dell’architetto Lanzerotti si ricordano anche il villino Citelli, in via Tomaselli n31 e il Cinema Diana in via Umberto 13.