Che non siano i tempi migliori per gli universitari italiani è ormai assodato: eppure, i dati di uno dei portali di riferimento universitario nazionale, quale Almalaurea, affermano che circa l’85% dei laureati nazionali riesce a trovare impiego a breve distanza dal titolo triennale o magistrale (questi ultimi, nella media, in percentuale leggermente inferiore).
Come dicono gli stessi studenti, del resto, i settori più redditizi – ma anche più gravidi di assunzioni – sono quello medico ed ingegneristico, verso cui si orienta la maggior parte degli stessi; alcune statistiche, tuttavia, hanno evidenziato anche i corsi di studio più innovativi e papabili degli ultimi anni, dislocati soprattutto negli atenei dell’Italia settentrionale.
Le scelte degli studenti (e del mercato del lavoro) puntano sempre più alla competenza e alla professionalità nei settori più innovativi: non sorprende, quindi, che anche in Italia i corsi di laurea attualmente più in voga siano a numero limitato o vengano tenuti solo in alcuni atenei e, come se non bastasse, rigorosamente in lingua inglese.
Per i “fortunati” che selettivamente riescono ad accedervi vi sono anche interessanti opportunità di stage aziendali durante la frequentazione degli stessi. Anche la più antica università – l’Alma Mater bolognese – guarda al futuro, attraverso un corso di laurea magistrale dal titolo “Low carbon Technologies and Sustainable Chemistry”, di durata biennale e basato sugli sviluppi – sostenibili – della chimica industriale.
Ulteriore corso legato all’ambiente naturale ma con un occhio di riguardo nei confronti delle coste marine è l‘”Offshore Engineering”, che ha sede nella sede succursale di Ravenna. La logistica portuale, invece, è trattata con un corso dedicato presso la sede succursale di Livorno, all’interno del percorso formativo dell’Università degli studi di Pisa.
In Lombardia, invece, l’Università Bocconi guarda all’indagine statistica, puntando sull’analisi dei Big Data attraverso il master “Data science and Business Analytics”, unendo competenze tecniche e matematiche per lo studio delle decisioni strategiche in seno alle principali aziende. Interessante anche l’Ingegneria gestionale, nell’ambito delle attività di fabbrica, attraverso strumenti innovativi e tecnologici, come i robot o la stampa 3D: il corso in questione si svolge presso l’Università di Castellanza (VA).
A Trento invece si guarda alla meteorologia, con un corso che partirà nel prossimo 2018 – 19 attraverso una rigida selezione (solo 30 posti disponibili) volta ad accertare adeguate competenze in matematica, fisica e chimica, in collaborazione con l’Università di Innsbruck.
Lingua inglese anche per le università venete: gli appassionati dei videogiochi e dell’ingegneria informatica troveranno terreno fertile in quel di Verona, con l’apposito corso in “Business intelligence” e “Computer Game”. A Padova, invece, spazio all’impresa innovativa, con studio dei processi della società e del mercato in preparazione al mondo del lavoro.