Se lo sblocco delle assunzioni nella scuola pubblica aveva lo scopo di snellire le interminabili liste di precari che affliggono il sistema scolastico del Paese, ebbene questo non riguarderร che in minima parte la regione siciliana che, ancora una volta, resta in coda al resto dโItalia. Sulle 3500 cattedre previste dal piano di stabilizzazione dei precari, infatti, la Sicilia potrร godere soltanto di 117 assunzioni in pianta stabile sugli 818 docenti abilitati.
In questo modo i precari siciliani avranno meno opportunitร di ricoprire un incarico di ruolo, rispetto ai colleghi delle altre regioni, andando cosรฌ a rimpolpare, anzichรฉ a scorciare, le liste di precari siciliani. Al danno, tuttavia, si coniuga anche la beffa, se si considera che le regioni, come ad esempio le Marche, con una popolazione scolastica drasticamente inferiore a quella della Sicilia avranno a disposizione un numero piรน alto di cattedre.
Ma a cosa sarebbe dovuta questa evidente disparitร di trattamento? A pesare sulla ripartizione delle cattedre sarebbe il calo della popolazione scolastica siciliana, che dovrebbe assottigliarsi di circa 6624 unitร . Nonostante ciรฒ i conti continuerebbero a non tornare, se si considera che la Campania, la quale vedrร diminuire i suoi studenti di circa 9307 unitร , avrร , tuttavia, a disposizione 289 cattedre sulle 434 libere, il 67% circa rispetto al 14% della regione siciliana.
โSi tratta di un trattamento vergognosoโ, afferma Graziamaria Pistorino della Flc Cgil regionale, che ha rivolto un appello allโassessore allโIstruzione Lagalla e al governo Musumeci, perchรฉ intervengano. Anche la Uil si rivolge al Presidente della regione Sicilia, โche, finalmente, dovrebbe permettere allโIsola di dotarsi di una legge sul diritto allo studio, che dia pari diritti e dignitร sia agli studenti che a tutta la comunitร scolasticaโ.
Ma unโulteriore sferzata arriva anche per gli abilitati nella scuola di secondo grado esclusi dalla Gae e dalle immissioni in ruolo. NellโIsola, infatti, sono circa 6340 le istanze presentate, mentre i posti in programma saranno pochissimi e riservati soltanto ad alcune materie prescelte. Perchรฉ questi precari possano sperare di ricoprire una cattedra nei prossimi anni, infatti, รจ necessario prima smaltire le liste di supplenti storici che ancora attendono un posto di ruolo. Mentre le altre regioni, tuttavia, sono giร a buon punto su questo fronte, e i vincitori di questโultimo concorso potranno essere immessi nel circuito in pochi anni, le Gae in Sicilia ospitano ancora 6mila pretendenti a una cattedra, i quali saranno costretti ad attendere ancora per lungo tempo