Il 2026 potrebbe essere l’anno in cui l buste paghe saranno più ricche! Nello specifico saranno aumentati gli stipendi di tutti gli insegnati, per le altre categorie non vi sarà una vera e propria rivoluzione, ma piuttosto un insieme di interventi mirati. Di seguito tutti i dettagli a riguardo.
Gli aumenti degli stipendi
Gli stipendi dei docenti aumentano su tredici mensilità , con incrementi differenziati in base al ruolo e agli anni di servizio. Nello specifico, per gli insegnanti dei primi cicli scolastici l’aumento varia:
- da 110,12 euro per chi ha fino a 8 anni di servizio,
- fino a 159,38 euro per chi supera i 35 anni di anzianità .
Per i docenti della secondaria di II grado, gli incrementi si collocano in una fascia compresa tra 110,12 euro e 164,37 euro.
Per i docenti della scuola media ed educazione fisica:
- da 119,20 euro,
- fino a 176,61 euro, con benefici particolarmente interessanti nelle fasce intermedie.
Premi produttiva, cosa cambierà con il nuovo anno
I premi di produttività saranno confermati e rafforzati nella manovra del 2026, con agevolazioni fiscali che li rendono ancora più vantaggiosi per i lavoratori. In particolare, entro determinati limiti di reddito e di importo, questi premi e le somme legate alla partecipazione agli utili aziendali potranno essere tassati con aliquote molto basse, decisamente inferiori rispetto alla tassazione ordinaria. Per molti lavoratori, questo significa che i premi avranno un valore maggiore nella realtà , rendendo più vantaggioso sia la contrattazione aziendale che le politiche di welfare che premiano i risultati ottenuti.
Cambiano gli importi per il lavoro notturno e festivi
Tra le misure previste per il 2026, una novità riguarda la detassazione delle maggiorazioni legate al lavoro notturno, festivo o su turni. Le indennità aggiuntive per questi tipi di orario verranno tassate con un’aliquota agevolata, ma solo entro determinati limiti di reddito. Si tratta di un intervento mirato a valorizzare lavori spesso più faticosi e meno conciliabili con la vita privata, permettendo a chi li svolge di trattenere una quota maggiore del compenso.
Nel complesso, le misure introdotte per gli stipendi nel 2026 non puntano tanto ad aumentare direttamente i salari lordi, ma piuttosto a ridurre il carico fiscale. Questo si traduce in sgravi fiscali, detassazioni e imposte sostitutive che alleggeriscono il peso delle tasse su alcune categorie di reddito.













