Dopo un’attesa durata 65 anni, la fiamma olimpica dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026 è tornata a illuminare il territorio catanese. Un evento carico di valore simbolico, che riporta la Sicilia al centro di un viaggio sportivo e culturale che unisce l’intero Paese. L’ultima volta risaliva alle Olimpiadi di Roma del 1960, rendendo l’arrivo della fiamma un momento storico per la città metropolitana di Catania.
Le tappe alle pendici dell’Etna
Come previsto dal programma ufficiale, il percorso ha interessato due tappe principali nella zona etnea. Dopo Nicolosi, la fiamma ha fatto il suo ingresso nel tessuto urbano di Catania con una staffetta pomeridiana lunga circa dieci chilometri, un itinerario che ha voluto raccontare il legame tra sport, industria e territorio, toccando anche luoghi simbolici come lo storico stabilimento Sibeg della Coca-Cola.
La partenza è avvenuta da via Acquicella Porto, affidata alla prima tedofora, Roberta Zitarosa, ingegnere informatico di 33 anni, emblema di una nuova generazione di professionisti e cittadini impegnati.
Il corteo nel cuore della città
Il percorso della fiamma ha attraversato alcune delle arterie più rappresentative della città: viale Regina Margherita, via Umberto e via Etnea, fino al suggestivo arrivo in piazza Duomo. Qui, tra applausi e partecipazione, la città ha celebrato un momento di festa collettiva, trasformando il centro storico in un palcoscenico a cielo aperto.
I volti dello sport siciliano
Tra i tedofori scelti per rappresentare il territorio spicca Myriam Fatime Sylla, pallavolista di fama mondiale, nata a Palermo da genitori ivoriani e simbolo di uno sport sempre più inclusivo. Accanto a lei, designati dal Coni, anche Carmelo Musumeci, capitano della Meta Catania nel futsal di Serie A, il pugile Salvatore Cavallaro e Tania Di Mauro, campionessa olimpica e presidente dell’Ekipe Orizzonte, vera icona della pallanuoto femminile.
A testimoniare la ricchezza sportiva siciliana erano presenti anche altri nomi illustri: dall’ex rugbista Orazio Arancio allo schermidore olimpico Mino Ferro, fino agli atleti dell’atletica leggera come Mattia Melluzzo e Francesco Scuderi.
Verso la costa orientale e oltre lo Stretto
Il viaggio della fiamma non si ferma a Catania: Nella giornata successiva toccherà Acireale, Giarre e Riposto, per poi proseguire verso Taormina, dove l’incontro tra l’Etna e il Mar Ionio offrirà uno scenario unico. Ultima tappa siciliana sarà Messina, la “Porta della Sicilia”, prima dell’attraversamento dello Stretto verso la Calabria, segnando l’inizio di una nuova fase del percorso olimpico.
“Questa è la Sicilia. Dove il fuoco incontra il cielo e la magia affiora dalle viscere della terra. Dal mare alla cima dell’Etna, la bellezza vive in ogni respiro di questa terra”, il messaggio sui social di Milano Cortina 20













