La città di Milano conquista nuovamente il primo posto in classifica nel nuovo report sulla qualità della vita, stilato da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 27esima edizione. Ottimi risultati per quanto concerne servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo della città di Milano. A seguire Bolzano e Bologna! Di seguito la classifica completa e i risultati delle città siciliane!
Gli indicatori per stilare la classifica
La classifica di Italia Oggi – Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, è stilata sulla base di 92 indicatori, suddivisi in nove macro-categorie: : “Affari e Lavoro”, “Ambiente”, “Istruzione”, “Popolazione”, “Reati e Sicurezza”, “Reddito e Ricchezza”, “Salute”, “Sicurezza Sociale” e “Turismo e Cultura”. Ma quella ad incidere di più sul risultato finale è proprio la Sanità. Infine, alla provincia con il posizionamento migliore vengono assegnati mille punti, mentre zero a quella peggiore. Le 107 province, a seconda del loro punteggio, vengono poi divise in quattro gruppi: “Buona”, “Accettabile”, “Discreta”, “Insufficiente”.
Dagli studi condotti, rispetto al 2024 la qualità complessiva è leggermente peggiorata di 30 punti nella Classifica generale.
La classifica delle migliori e peggiori province
Secondo l’indagine condotta nelle provincie italiane italiane sul podio si riconfermano Milano (con un punteggio di 1000) e Bolzano (984), seguita da una new entry: la città di Bologna, che per quest’anno sale di una posizione, totalizzando ben 915 punti. Con diversi punti di differenza e in quarta posizione la città di Firenze con 892 punti. In quinta posizione Monza, seguita da Trento, Padova, Verona, Parma e Reggio Emilia, che per quest’anno sale in classifica di ben 9 posizioni rispetto al 2024.
Dall’altra parte, in fondo alla classifica, in 107esima posizione, figura una città siciliana: Caltanissetta, che per quest’anno totalizza un punteggio di 0! A salire, in 106esima posizione la città di Crotone, con un punteggio di 60, la città calabrese scende di ben 6 posizioni rispetto all’anno precedente. In 105esima posizione Reggio Calabria, con un punteggio di 75. Per quest’anno sala di una posizione! Infine, in 104esima posizione Foggia, che scende di 11 posizioni e totalizza un punteggio complessivo di 79.
Divario interno nel Sud Italia
Se da una parte il Sud Italia continua a rappresentare una delle aree più fragili del nostro Paese, dall’atra parte si sta rivelando anche quella in cui emergono segnali di speranza e di trasformazione. Ne sono un esempio le città di Lecce e Cagliari, che grazie all’aumento del turismo, al miglioramento dei servizi e dalla qualità della vita urbana si avvicinano agli standard del Centro Italia. Ottime posizioni, rispetto al 2024, anche per Potenza, quest’anno in 73esima posizione e Campobasso, in 79esima posizione. Restano invece in difficoltà Caltanissetta, Trapani, Reggio Calabria, con performance ancora molto distanti dalla media nazionale. Dalla classifica stilata emerge come il divario tra Nord e Sud non scompare ma si sposta all’interno del Sud stesso, , dove emergono differenze profonde tra poli dinamici e territori bloccati. Una vera e propria forma di polarizzazione, meno geografica e più socioeconomica.
I risultati della città di Catania
Anche per quest’anno i risultati delle città siciliane continuano a far storcere il naso. In fondo alla classifica di tutte le province italiane proprio una delle nostre province: Caltanisetta, con 0 punti e quindi considerata “insufficiente”. Il 91esiam posizione, la Capitale della Cultura: Agrigento, che totalizza 91 punti. Tra le città insufficienti troviamo anche Siracusa, con 110 punti, Palermo, con 119 punti. Insufficienti anche i risultati di Enna, che per quest’anno totalizza 170 punti. Male anche per Trapani e Messina, con punteggi di 207 e 209. Considerati invece discreti i punteggi di Ragusa (368).
Considerata insufficiente anche la nostra città di Catania in 100esima posizione, con un punteggio totale di 107. Rispetto all’anno precedente la provincia etnea scende di ben 2 posizioni. Nel 2025, la provincia di Catania mostra un profilo complesso fatto di alti e bassi in quasi tutte le categorie analizzate. Nell’ambito Affari e lavoro, la città etnea registra un punteggio di 239 su un totale complessivo di 1000 punti. In netto contrasto, tuttavia, emerge la categoria Ambiente, che totalizza 0 punti. Nessun miglioramento è stato attuato rispetto all’anno precedente, dove anche in questo caso il punteggio totalizzato era pari a 0. Risultati scoraggianti anche in ambito Istruzione, con un punteggio di 143 su 1000. Per quanto riguarda gli aspetti economici, la voce Reddito e ricchezza si attesta sui 215 punti, mentre in ambito sociale la Sicurezza sociale ottiene 346 punti. Ottimi risultati nel settore della Salute, che con 819 punti rappresenta una delle aree più solide e performanti dell’intera analisi. Infine, la categoria Turismo e cultura, con un punteggio di 316, una piccola risalita rispetto all’anno precedente.












