Unict sempre più green con le colonnine “intelligenti”: la Cittadella diventa un laboratorio di sostenibilità. L’Università di Catania fa un passo deciso verso il futuro. Alla Cittadella universitaria, cuore pulsante della vita accademica etnea, sono state installate sedici colonnine “intelligenti” per la ricarica delle auto elettriche.
Un progetto innovativo che unisce tecnologia, sostenibilità e ricerca e che inserisce l’Ateneo tra i protagonisti della transizione ecologica in Sicilia. Le nuove postazioni fanno parte del Progetto S3 Campus, un’iniziativa che mira a trasformare il campus universitario in un vero e proprio ecosistema smart, dove energia rinnovabile, intelligenza artificiale e mobilità sostenibile si incontrano per costruire la città del domani.
Sedici colonnine smart per un campus più sostenibile
Le colonnine – per una potenza complessiva di 400 kW – permetteranno di ricaricare sedici veicoli elettrici contemporaneamente. Non semplici punti di rifornimento, ma stazioni di ricarica “intelligenti” in grado di dialogare con la piattaforma digitale dell’ateneo, modulando tempi e potenza in base al mezzo e ai consumi.
Il professor Giuseppe Inturri, docente di Trasporti e membro del gruppo di ricerca S3 Campus, ha illustrato i dettagli del progetto durante il workshop “Mobilità green: le nuove frontiere tra innovazione e ricerca”: “Le colonnine fanno parte di una rete di stazioni alimentate anche da fonti rinnovabili. Il sistema è capace di monitorare i kWh erogati e di adeguare la ricarica in base alle caratteristiche tecniche del veicolo. Gli studenti e il personale potranno trovare un posto riservato se dotati di auto elettrica”.
Riconoscimento automatico e intelligenza artificiale
L’innovazione non si ferma alla sostenibilità energetica. Grazie a un sistema di telecamere intelligenti e riconoscimento automatico delle targhe, la ricarica si attiverà in pochi secondi, senza tessere o app di autenticazione.
Come spiega Pierluigi Buttiglieri di Parksmart, azienda che ha curato la gestione del sistema di smart sosta: “Le telecamere non registrano né mostrano immagini: estraggono solo dati utili a monitorare la mobilità interna e l’uso dei parcheggi. È una tecnologia che rispetta la privacy ma offre una visione chiara dei flussi e dei comportamenti di mobilità”.
Sono state installate 28 telecamere che, in tempo reale, raccolgono dati su traffico, velocità e utilizzo dei posti auto, creando così una mappa dinamica della mobilità universitaria.
Un modello per la città: Unict laboratorio di sperimentazione
L’idea, come sottolinea il prof. Inturri, è quella di trasformare la Cittadella in un laboratorio urbano, una “città nella città” dove studenti, docenti e personale convivono tra aule, laboratori, mense e impianti sportivi. “L’Università di Catania è un agente del cambiamento. Attraverso la ricerca e la didattica possiamo offrire soluzioni concrete per la mobilità sostenibile. Con oltre 40 mila studenti, produciamo mobilità ogni giorno: queste colonnine sono la ciliegina sulla torta di un percorso già avviato da tempo”.
L’Ateneo, infatti, da anni promuove trasporto pubblico, mobilità ciclistica e car sharing, con agevolazioni per studenti e personale. Questo nuovo passo segna un’evoluzione naturale verso una mobilità elettrica condivisa e accessibile.
Le strategie di mobilità sostenibile dell’Ateneo
Anche la professoressa Michela Le Pira, delegata alla Mobilità, ha ricordato come l’iniziativa rientri nel Piano Spostamenti Casa-Università, approvato nel dicembre 2024. Evidenziando che il loro compito è sperimentare soluzioni innovative e promuovere comportamenti sostenibili. Solo riducendo l’uso dell’auto privata si può migliorare la qualità della vita e dell’ambiente.
Così da incentivare un uso consapevole, preferibilmente elettrico o ibrido. Dalle analisi condotte dall’Ateneo emerge infatti che gli studenti Unict sono già più sostenibili rispetto alla media cittadina: un segnale incoraggiante per il futuro della mobilità a Catania.
Tecnologia made in Sicily: la piattaforma Moovle
Alla base del sistema di gestione delle colonnine c’è Moovle, la piattaforma digitale sviluppata dalla società siciliana EdisonWeb, partner del progetto S3 Campus. Il fondatore, Riccardo D’Angelo, ha spiegato: “La Cittadella è il luogo dove nascono le menti che faranno crescere la nostra economia. Mettere la tecnologia al servizio della comunità accademica è fondamentale. Moovle è nata come app per la mobilità studentesca, ma oggi è la più usata in città perché fornisce dati in tempo reale su AMTS e FCE, gratuitamente e senza pubblicità”.
Un esempio concreto di come la ricerca universitaria possa tradursi in innovazione utile alla comunità. Un futuro elettrico: ricerca, energia e innovazione.
A chiudere l’incontro, il direttore generale Corrado Spinella ha evidenziato il ruolo cruciale dell’università nella ricerca sulle tecnologie di ricarica e sui materiali innovativi. “Ci sono enormi progressi nell’elettronica di potenza e nei materiali per la conversione dell’energia solare. Catania è un nodo strategico per lo sviluppo del fotovoltaico e l’Ateneo lavora in stretta collaborazione con le imprese del territorio”.
Dalle aule ai laboratori, la Cittadella universitaria diventa così un punto di riferimento per la ricerca sulle energie rinnovabili e un simbolo di sostenibilità per l’intera città.
Unict; la città del futuro è già qui
Sedici colonnine, decine di telecamere intelligenti, un’app che connette studenti e mobilità sostenibile: non è un progetto, è la realtà che l’Università di Catania sta costruendo, giorno dopo giorno.
Unict non è solo un luogo di formazione, ma un motore di innovazione urbana. E mentre le auto elettriche si preparano a ricaricarsi alla Cittadella, l’Ateneo ricarica la città di idee, ricerca e sostenibilità.











