Carta del docente 2025: unโattesa da record. Per la prima volta dalla sua istituzione, la Carta del docente – il bonus annuale da 500 euro destinato alla formazione e allโaggiornamento degli insegnanti – non รจ ancora attiva dopo 54 giorni dallโinizio dellโanno scolastico.
Nel 2024 lโattesa si era fermata al 14 ottobre, ma questโanno si rischia di toccare il traguardo simbolico dei due mesi. Un ritardo che pesa soprattutto in un periodo, settembre e ottobre, tradizionalmente dedicato a corsi di aggiornamento, formazione digitale e attivitร culturali.
Le cause sembrano legate a due elementi: lโestensione della Carta del docente anche ai docenti a tempo determinato, che ha richiesto un nuovo calcolo delle risorse, e il decreto legge 127/2025, ancora in fase di conversione, che impone al Ministero dellโIstruzione di definire annualmente lโimporto tramite un apposito decreto.
Carta del docente 2025; le nuove modalitร di utilizzo
Le tipologie di spesa ammesse restano in gran parte le stesse: libri e testi anche digitali, abbonamenti a riviste professionali, strumenti musicali, iscrizione a corsi di aggiornamento, lauree, master o attivitร di qualificazione professionale. Resta inoltre la possibilitร di acquistare biglietti per teatri, cinema, musei ed eventi culturali.
La novitร piรน significativa riguarda perรฒ il capitolo hardware e software.
Dโora in poi, queste spese saranno consentite solo in occasione della prima attivazione della carta e, successivamente, ogni quattro anni. Chi รจ giร titolare della Carta nel 2025/26 potrร ancora acquistare dispositivi o programmi informatici, ma con regole piรน restrittive per il futuro.
Il nodo dei software e delle licenze annuali
Questa modifica apre a una serie di problemi pratici tuttโaltro che marginali. Se un docente acquista un software utile per il proprio lavoro – ad esempio per la didattica digitale o la gestione dei contenuti – potrร farlo nel 2025/26, ma non potrร rinnovarne lโaggiornamento lโanno successivo. E cosa accade con i software distribuiti solo tramite licenze annuali, come piattaforme educative, cloud o programmi di grafica professionale?
Lโattuale formulazione non offre risposte chiare. Il rischio รจ che la Carta del docente 2025 finisca per premiare lโacquisto iniziale, ma non garantisca la possibilitร di mantenere gli strumenti aggiornati nel tempo, proprio quando la didattica richiede costante aggiornamento tecnologico.
Una novitร curiosa: la Carta vale anche per i trasporti
La vera sorpresa del 2025 รจ lโapertura allโuso della Carta del docente per servizi di trasporto. La norma non specifica se si tratti di voli, treni o traghetti, ma la logica lascia intendere che rientrino tutti i mezzi di spostamento verso attivitร culturali o formative.
Un cambiamento interessante, che potrebbe consentire agli insegnanti di finanziare i propri viaggi per la formazione o, piรน semplicemente, un fine settimana culturale. Paradossalmente, perรฒ, mentre sarร possibile pagare con la Carta un viaggio a un convegno o una mostra, non si potranno rinnovare le licenze di un software professionale: un contrasto che molti docenti giร considerano illogico.












