Catania compie un passo decisivo nel suo percorso verso la valorizzazione culturale: la città etnea ha infatti recentemente presentato il dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. L’iniziativa, frutto di un lavoro condiviso tra istituzioni, associazioni e società specializzate, mira a proporre Catania come protagonista culturale a livello nazionale, valorizzando la storia, l’arte e le eccellenze locali.
Si è tenuta oggi la prima conferenza stampa, presso la Sala Vaccarini delle Biblioteche Riunite Civica e Ursino Recupero. Durante l’incontro stampa sono stati illustrati i contenuti del dossier dal Sindaco Enrico Trantino, alla presenza del Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno.
Le dichiarazioni del Presidente Schifani
“Sono qui per dare il mio sostegno convinto alla città, al sindaco e a tutti i catanesi. Catania merita la possibilità di diventare Capitale della Cultura 2028, ha tutti i numeri, ha una storia culturale di primo piano, oltre a una industriale di grande rilievo”. Queste le dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. Presente, durante la conferenza, anche l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato.
“Sono convinto che questo progetto riuscirà a valorizzare la caratura culturale della città e, di conseguenza, di tutta la Sicilia. È una candidatura ben costruita, la relazione di quanti vi hanno lavorato mi ha stupito, è già un progetto vincente. C’è tutto l’impegno del governo regionale nell’essere al fianco di Catania in questa ‘sfida’ culturale. In questo percorso adesso dobbiamo fare squadra, fare sistema con tutti gli operatori e le istituzioni, locali, regionali e nazionali, tutti insieme per raggiungere l’obiettivo. È questo il modo in cui sono abituato a lavorare, un metodo che sta dando frutti in diversi ambiti. Tra l’altro, la Regione è finanziariamente in salute, abbiamo avuto per la prima volta un corposo avanzo finanziario. Faremo senz’altro la nostra parte, ci credo fortemente, non possiamo né intendiamo perdere questa occasione”. Così ha concluso il presidente.












