La Corte dei Conti ha espresso cinque pagine di osservazioni sulla delibera Cipess che autorizza il Ponte sullo Stretto, sottolineando lacune tecniche e procedurali. Il documento evidenzia che “risulterebbe non compiutamente assolto lโonere di motivazione”, mancando una puntuale valutazione degli esiti istruttori. Non si tratta dunque di un passaggio meramente formale, ma di una vera e propria bocciatura che mette in discussione lโimpianto del progetto.
Le critiche del Partito Democratico
Il capogruppo Pd alla Camera, Anthony Barbagallo, e il vicepresidente della commissione trasporti, Andrea Casu, hanno parlato di “una sonora bocciatura che conferma le criticitร giร emerse” sul piano economico, ambientale e normativo. I due parlamentari hanno annunciato la presentazione di interrogazioni per garantire la massima trasparenza: “Il Parlamento deve essere informato punto per punto. ร in gioco la credibilitร delle istituzioni e lโuso corretto delle risorse pubbliche”.
Le dichiarazioni di Salvini e la risposta del Mit
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, aveva recentemente dichiarato di attendere solo lโok della Corte dei Conti per far partire i cantieri giร da ottobre 2025. La magistratura contabile, invece, ha chiesto chiarimenti anche sulle modalitร di trasmissione degli atti, in alcuni casi inviati tramite link al sito della societร Stretto di Messina, e sulla regolaritร delle procedure seguite.
Il Mit ha replicato con una nota: “Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti. Il Ponte sullo Stretto non รจ in discussione e gli uffici competenti sono giร al lavoro”.
Le perplessitร economiche e i rapporti con Bruxelles
Tra i nodi sollevati dalla Corte spiccano i dubbi sul piano economico-finanziario: cโรจ un disallineamento tra la stima di 10,48 miliardi di euro certificata da KPMG e quella di 10,50 miliardi approvata successivamente. Vengono inoltre richiesti chiarimenti sulle stime di traffico elaborate dalla societร TPlan Consulting e sulla legittimitร del loro utilizzo come base del piano economico.
Infine, la Corte chiede aggiornamenti sulle interlocuzioni con la Commissione europea, avviate a seguito delle segnalazioni trasmesse dalla Rappresentanza Permanente dโItalia a Bruxelles. Le risposte dovranno arrivare entro 20 giorni, pena la possibilitร di una decisione allo stato degli atti.












