In meno di due giorni, oltre 1800 studenti e studentesse dell’Università di Catania hanno sottoscritto una lettera aperta indirizzata al rettore Enrico Foti, al senato accademico e al consiglio di amministrazione. La richiesta è chiara: prendere una posizione netta sui tragici eventi a Gaza e sospendere ogni forma di collaborazione con istituzioni e aziende israeliane.
La consegna della lettera e l’assemblea d’Ateneo
La lettera, promossa dall’Associazione universitaria Koinè, è stata consegnata direttamente al rettore durante l’assemblea d’Ateneo tenutasi ieri. L’iniziativa rappresenta una delle mobilitazioni studentesche più ampie degli ultimi mesi, inserendosi nel contesto delle manifestazioni e petizioni promosse in tutta Italia e in Europa a sostegno del popolo palestinese.
Secondo i rappresentanti di Koinè, il rettore e la nuova governance hanno accolto con attenzione la delegazione studentesca, mostrando disponibilità al confronto. “Si tratta di un segnale importante, che lascia intravedere la possibilità di un percorso condiviso e partecipato all’interno della comunità accademica”, dichiarano dall’associazione.
L’impatto nazionale e internazionale
L’iniziativa catanese riflette un movimento più ampio nelle università italiane ed europee che mira a far sì che le istituzioni accademiche non siano complici, anche indirettamente, delle violazioni dei diritti umani. La mobilitazione studentesca conferma l’importanza crescente della voce degli studenti nel dibattito sui temi etici e politici legati alla ricerca e alle collaborazioni internazionali.











