Addio agli smartphone in classe, il ritorno alla carta piace anche agli studenti. Lโanno scolastico 2025-2026 potrebbe passare alla storia come il momento in cui la scuola italiana ha scelto di disconnettersi. Non dalle conoscenze, ma dalla costante presenza degli smartphone in aula.
Una presa di posizione chiara, netta, e per molti versi controcorrente. Ma il dato sorprendente รจ un altro: il 76% degli studenti ha accolto con favore il provvedimento, senza nostalgia nรฉ opposizione. In unโepoca in cui ci si aspetta che la โgenerazione Zโ sia schiava della tecnologia, la scuola scopre invece che molti giovani sono pronti a fare un passo indietro. O, forse, un passo avanti.
Stop agli smartphone in classe: cosa prevede la nuova norma
Nessuna distrazione, vietato l’uso degli smartphone all’interno delle aule, a comunicarlo รจ stato il ministro dellโIstruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante una visita istituzionale alla Scuola del Libro di Urbino:
ยซร una misura adottata nellโinteresse dei giovani โ ha detto โ e sta riscuotendo un consenso enorme anche tra i ragazziยป.
Secondo quanto dichiarato, a partire dal prossimo anno scolastico sarร vietato portare o utilizzare cellulari durante le ore di lezione. Un divieto esteso a tutte le scuole di ogni ordine e grado, senza eccezioni (se non per casi certificati legati a disabilitร o specifiche esigenze didattiche concordate con i docenti).
Il provvedimento, giร anticipato in alcuni istituti sperimentali, rientra in una strategia piรน ampia di recupero dellโattenzione e del metodo di studio tradizionale. Valditara ha citato diversi studi scientifici che dimostrano come lโapprendimento analogico โ fatto di libri, carta, penna e concentrazione lineare โ sia decisamente piรน efficace rispetto a quello mediato da dispositivi digitali.
ยซStudiare con carta, penna e libro porta risultati superiori rispetto allo studio con il cellulareยป, ha spiegato il ministro, ribadendo che lโiniziativa non nasce come punizione, ma come opportunitร educativa.
Una generazione pronta alla disconnessione
Contro ogni stereotipo, i giovani non solo non si sono ribellati alla novitร , ma sembrano accoglierla come una liberazione. Niente piรน notifiche durante unโequazione di matematica, nessuna distrazione nel bel mezzo di una lezione di storia, nessuna tentazione di scrollare Instagram invece di prendere appunti.
Il 76% degli studenti, secondo i dati riportati dal Ministero, ha espresso parere favorevole al divieto, riconoscendo nel ritorno alla concentrazione un vantaggio per il proprio rendimento.











