Il sorvolo e l’atterraggio di tre velivoli militari israeliani in Sicilia hanno acceso un duro confronto politico. A sollevare la questione è stato Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, che ha diffuso una nota chiedendo al governo di chiarire “immediatamente” le ragioni della presenza degli aerei. Secondo Bonelli, l’arrivo di un KC-130H da Israele alla base di Sigonella solleverebbe interrogativi inquietanti: “Sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che sta navigando nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza, oppure a caricare materiale bellico?”.
L’interpellanza urgente in Parlamento
Bonelli ha definito “inaccettabile” che infrastrutture italiane vengano utilizzate da un Paese “impegnato in un massacro contro il popolo palestinese” e ha annunciato la presentazione di un’interpellanza urgente. “Non è tollerabile che l’Italia si renda complice di operazioni militari che contribuiscono a prolungare il genocidio a Gaza”, ha affermato il deputato, sottolineando la necessità di un pronunciamento chiaro da parte dell’esecutivo.
La replica del ministero della Difesa
Non si è fatta attendere la risposta ufficiale della Difesa, che ha precisato i contorni dell’episodio. Il 2 settembre, un velivolo C-130 israeliano ha effettuato un atterraggio tecnico presso la base U.S. Navy di Sigonella. La sosta, durata circa tre ore e mezza, è stata finalizzata esclusivamente a operazioni di supporto logistico e rifornimento, previamente autorizzate nel rispetto della normativa nazionale e internazionale vigente.
Nessun carico bellico a bordo
Il ministero ha inoltre chiarito che a bordo si trovava soltanto personale tecnico-logistico e che non vi era né è stato imbarcato alcun materiale o equipaggiamento militare. Tutte le operazioni di assistenza sono state gestite dal personale statunitense della base. Infine, la Difesa ha ribadito che l’utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture italiane da parte di forze straniere avviene sempre nel rispetto degli accordi internazionali.











