La polizia ha sospeso temporaneamente l’attività di un ristorante africano situato nel quartiere San Berillo Vecchio di Catania, in seguito a un’operazione antidroga condotta dalla squadra mobile con il supporto delle unità cinofile. Durante il blitz, avvenuto alcune settimane fa, gli agenti hanno arrestato il gestore del locale con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. All’interno del ristorante sono stati sequestrati un’ingente quantità di marijuana e precursori chimici idonei alla produzione di cannabinoidi sintetici, sostanze in grado di amplificare gli effetti psicotropi della droga.
Precedenti e contesto: un locale già sotto osservazione
Non è la prima volta che le forze dell’ordine intervengono nello stesso locale. Nel settembre dell’anno scorso, il ristorante era stato già destinatario di un provvedimento di sospensione per sette giorni. In quell’occasione, un agente era stato aggredito da un pregiudicato all’interno del ristorante, senza che il titolare prendesse alcun provvedimento o allertasse i soccorsi. Questi episodi hanno consolidato l’attenzione delle autorità sul locale, considerato potenzialmente pericoloso per l’ordine pubblico.
Provvedimento del questore e motivazioni della sospensione
L’attuale sospensione, della durata di 15 giorni, è stata disposta dal questore di Catania al termine di un’istruttoria svolta dalla divisione polizia amministrativa e sociale. Il provvedimento si basa sull’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), che consente la chiusura temporanea di attività considerate una minaccia concreta alla sicurezza pubblica. La misura è stata adottata in chiave preventiva per evitare che il ristorante possa continuare a rappresentare un punto di rischio per la collettività .













