Nei giorni scorsi un giovane con disabilitร intellettiva รจ stato investito da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali lungo la circonvallazione a Catania. A bordo del veicolo vi erano tre adulti, che invece di prestare soccorso e allertare iย servizi di emergenza, hanno deciso di accompagnarlo di fronte alla sede della cooperativa Controvento, qui hanno ben deciso di lasciare 20 euroย in mano al giovane mal capitato e di abbandonarlo lรฌ senza ulteriori aiuti.
La denuncia della Cooperativa Controvento
A denunciare l’episodio sulla propria pagina Facebook รจ la cooperativa Controvento, che scrive: “Salvo รจ ricoverato in ospedale, con fratture multiple e scomposte ai piedi. Non potrร camminare per settimane, non potrร partire per la vacanza che stava aspettando da tempo, insieme ai suoi amiciร una persona determinata, che da anni lavora per avere una vita autonoma e indipendente, con il sostegno di operatori, educatori, famiglie e della nostra cooperativa”.
La cooperativa prosegue: “ma questa autonomia, che tanto fatichiamo a costruire, รจ fragile Basta un gesto irresponsabile per spezzarla. E a proteggerla non puรฒ essere solo chi lavora nel sociale: deve essere tutta la cittร . A chi era in quella macchina: potete ancora fare qualcosa. Potete scegliere di non voltare le spalle. Potete contattare noi, alla cooperativa Controvento, o la sorella di Salvo, Graziana Capizzello. Assumersi la responsabilitร รจ il primo passo per rimettere a posto le cose”.
Pieno sostegno da parte dell’Amministrazione comunale
A dire la sua anche il presidente del consiglio comunale di Catania, Sebastiano Anastasi: “la notizia di Salvo, un ragazzo con disabilitร investito a Catania e lasciato per strada con appena 20 euro in mano, ci colpisce come un pugno allo stomaco. E deve fare riflettere. Tutti. Non รจ semplicemente un fatto di cronaca. ร una questione di coscienza. Della coscienza e della dignitร di unโintera comunitร . Il grado di civiltร di una cittร , e di conseguenza anche della nostra, si misura anche da come protegge e accoglie i suoi cittadini piรน fragili: chi vive una condizione di disabilitร , chi non ha una rete familiare solida, chi ogni giorno affronta una vita in salita”. Prosegue cosรฌ: “davanti ad episodi come questo il punto non รจ cercare subito un colpevole da additare ma chiederci verso cosa stiamo andando e quale cultura stiamo contribuendo a costruire per le generazioni future. Non รจ retorica, ma responsabilitร . Perchรฉ se sappiamo indignarci, giustamente, per la spazzatura in strada, per il traffico impazzito, per la sosta selvaggia, allora dobbiamo indignarci anche, e di piรน, per chi abbandona un giovane disabile sullโasfalto, lasciandogli in mano qualche banconota, come tentativo di lavarsi la coscienza dopo averlo investito. Perchรฉ in una cittร moderna, europea, mediterranea e civile non possono essere tollerati nรฉ accettati come normali fatti di questa gravitร , cosรฌ come ogni forma di violenza, anche solo verbale, deve essere respinta con assoluta fermezza. ร questo il senso che mi spinge a condannare episodi come quello accaduto a Salvo e, nello stesso tempo, a esprimere la mia piena solidarietร e il mio sostegno al sindaco Trantino, recentemente oggetto di gravi e inaccettabili minacce. Eโ necessario un cambio di passo culturale. Umano, prima ancora che politico”.












