Al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato siglato l’Accordo di Programma per il ponte sullo Stretto di Messina. Presenti alla firma il ministro Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i presidenti delle Regioni Siciliana e Calabria, Renato Schifani e Roberto Occhiuto, insieme agli amministratori delegati di Stretto di Messina, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e Anas. Il documento definisce ruoli e responsabilità di ciascun soggetto coinvolto, rappresentando un passaggio chiave verso l’approvazione definitiva dell’opera da parte del Cipess.
Infrastrutture strategiche e tempi accelerati
Secondo l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, l’accordo ha lo scopo di regolamentare in anticipo le attività e gli impegni necessari a garantire l’efficienza e la piena funzionalità del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Oltre al ponte in sé, l’accordo riguarda una serie di opere accessorie fondamentali: tra queste, la riqualificazione del lungomare di Villa San Giovanni, la delocalizzazione e il mascheramento delle aree di servizio autostradali, e la predisposizione delle aree cantieristiche strategiche.
Rete ferroviaria, metropolitana e collegamenti locali
Sul fronte ferroviario, Rfi si occuperà del completamento dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria, inclusi i lotti Buonabitacolo–Praia e Gioia Tauro–Reggio. Entro il 2032 saranno realizzati anche i collegamenti tra il ponte e le linee esistenti, nonché la nuova stazione di Messina Gazzi. La società Stretto di Messina realizzerà inoltre tre fermate metropolitane a Messina (Papardo, Annunziata, Europa), migliorando l’integrazione urbana della nuova infrastruttura. Il prossimo passo sarà il via libera del Cipess, che aprirà la strada alla progettazione esecutiva e alla dichiarazione di pubblica utilità.












