“I cantieri del ponte bevono oltre 5 milioni di litri dโacqua al giorno; i tre pozzi individuati per fornire acqua ai cantieri fanno parte del piano d’ambito della provincia di Messina e la gran parte (53%) dell’acqua di Messina si perde strada facendo”,ย questo quanto espresso durante tutto l’iter per la realizzazione del progetto. E a tal proposito il comitato โVogliamo lโacqua dal rubinettoโ torna a esprimere preoccupazione per le risorse idriche disponibili in cittร , in vista dellโeventuale avvio dei cantieri del Ponte sullo Stretto. Nonostante le rassicurazioni fornite dalla societร Stretto di Messina, i dubbi restano, gli stessi giร sollevati dal sindaco Federico Basile nellโaprile dello scorso anno, quando aveva evidenziato come Messina non disponesse di acqua a sufficienza per sostenere lโimpatto dei lavori.
Le parole del Comitato
โProbabilmente la Stretto di Messina spa riteneva di avere chiuso la vicenda del consumo idrico dei cantieri del ponte con le rassicuranti dichiarazioni rilasciate dai propri tecnici in Commissione ponte dove non รจ stata contestata da nessuno lโaffermazione della societร che “i cantieri del ponte sullo Stretto di Messina non incideranno sul fabbisogno idrico della cittร . Al contrario, produrranno un surplus sia in fase di realizzazione dellโopera che a lavori completati” โ scrive in una nota il comitato โVogliamo lโacqua dal rubinettoโ – La replica della Stretto di Messina spa alle nostre recenti dichiarazioni in occasione dellโiniziativa del 4 Luglio scorso a Casa Cariddi a Torre Faro conferma invece, ed anzi aumenta i nostri timori, sul devastante impatto dei cantieri del ponte anche sul fabbisogno idrico cittadinoโ.
Milioni di litri d’acqua al giorno
Il Comitato sottolinea che nessuno ha smentito la stima secondo cui i cantieri del ponte richiederanno oltre 5 milioni di litri dโacqua al giorno. Fa inoltre notare che i tre pozzi individuati per lโapprovvigionamento idrico dei lavori rientrano nel piano dโambito della provincia di Messina e che oltre la metร dellโacqua destinata alla cittร , circa il 53%, va persa lungo la rete di distribuzione.
Ciรฒ che puntualizza la Stretto di Messina รจ inoltre che: โil fabbisogno idrico della cittร di Messina รจ pari a 1050 litri al secondo. Il fabbisogno dei cantieri รจ pari a 67 litri al secondo (ovvero il 6% del consumo della cittร )โ; โi nuovi campi pozzi approvvigioneranno la cittร di 160 litri al secondo, quindi molto piรน del fabbisogno dei cantieri. Lโeccedenza, ovvero 93 litri al secondo, giร in sede di esecuzione dei lavori, rimarrร a disposizione della cittร ”; “lโesecuzione (dei lavori) del piano dโambito…era prevista in un arco temporale decennale mentre, grazie allโavvio delle opere anticipate previste nel progetto della realizzazione del ponte, sarร traguardata in pochi mesi”; “sono previsti interventi di efficientamento della esistente rete di distribuzione, in accordo con lโamministrazione comunale, al fine di ridurre le perdite lungo le condutture”.
Dispersione d’acqua lungo il tragitto
Secondo gli attivisti il consumo idrico effettivo di Messina va dimezzato a causa delle significative perdite nella rete idrica, che si attestano intorno al 53%. Di conseguenza, la reale disponibilitร dโacqua per la cittร si aggira intorno ai 500 litri al secondo, una quantitร che si riduce ulteriormente nei periodi di siccitร . In confronto, il fabbisogno idrico previsto per i cantieri del ponte รจ stabile a 67 litri al secondo. Questo significa che, in termini reali, la quota destinata ai lavori rappresenterebbe non il 6% del consumo urbano come dichiarato, ma una percentuale ben piรน alta, compresa tra il 15% e il 20%.











