
Nella serata del 26 giugno, le strade catanesi sono state teatro di un’operazione silenziosa ma decisa: agenti della polizia municipale in abiti civili, a bordo di mezzi non riconoscibili, hanno setacciato zone critiche della città per contrastare l’abbandono illecito dei rifiuti e i conferimenti errati nella raccolta differenziata. Il risultato è stato eloquente: 148 sanzioni da 333 euro ciascuna elevate in una sola notte.
L’azione, fortemente voluta dall’amministrazione comunale e diretta dal comandante Diego Peruga, è stata pianificata in risposta alle numerose segnalazioni ricevute dalla società Gema, che gestisce il servizio di raccolta in città. Le aree maggiormente colpite dal fenomeno — tra cui via Crispi, via Ventimiglia, viale Veneto e corso Italia — sono state oggetto di controlli mirati, che hanno rivelato una diffusa noncuranza verso le regole della raccolta differenziata. Sacchi di indifferenziata contenenti plastica, carta o scarti organici. Rifiuti conferiti nei giorni sbagliati.
La raccolta differenziata non è un fastidio da evitare, né un capriccio delle Istituzioni. È un gesto concreto che, ogni giorno, incide sul nostro presente e sul futuro delle nuove generazioni. Quando differenziamo correttamente, riduciamo la quantità di rifiuti destinati alla discarica o all’incenerimento — due soluzioni che, oltre a essere costose, sono altamente impattanti sul piano ambientale e sanitario.
Un sacchetto di plastica disperso nell’ambiente può impiegare centinaia di anni a decomporsi, liberando microplastiche che finiscono nell’aria, nel mare e perfino nel nostro piatto. Ogni bottiglia non riciclata è un’occasione persa per risparmiare risorse, ridurre emissioni di CO₂ e limitare l’uso di energia. E ogni rifiuto organico non compostato è una minaccia per l’ambiente e uno spreco evitabile.
Catania, come tutte le grandi città, dispone di un regolamento preciso per la gestione dei rifiuti. Ogni giorno della settimana è dedicato a una frazione specifica: plastica, carta, vetro, organico, indifferenziato. Basta un calendario, una minima attenzione, e il gioco è fatto. Eppure, molti cittadini e persino esercizi commerciali — anche di medie dimensioni — continuano a ignorare o a sottovalutare le regole.
Le sanzioni non sono un fine, ma un mezzo. Un segnale forte per dire che la pazienza è finita, e che l’ambiente non può più aspettare. Ma la repressione, da sola, non basta. Serve educazione ambientale, campagne informative continue, presenza costante sul territorio e strumenti semplici per aiutare i cittadini. Il comune di Catania investe molto sulla sua Città, per favorire una migliore qualità di vita, di salute per i cittadini e turisti che visitano il nostro magnifico capoluogo etneo, con mezzi ecologici come le isole ecologiche, in progetti scolastici per coinvolgere anche i più giovani in una nuova cultura del rifiuto consapevole, o con le nuove modalità di raccolto dei rifiuti introdotti nello storico mercato di piazza Carlo Alberto, come evidenziato negli articoli RACCOLTA DIFFERENZIATA – LiveUnict.
Ecco alcune buone pratiche che ogni cittadino può adottare facilmente:
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