L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha dichiarato durante la conferenza stampa sul ponte che l’obiettivo è presentare la documentazione al Cipess entro la fine di giugno. Per quanto riguarda l’ente appaltante, ha precisato che si rivolgeranno a una stazione terza, indicando l’Anas come il primo possibile riferimento. Ha inoltre aggiunto che il Ponte “farà bene all’ambiente, non sarà un colpo all’ambiente”.
“Trasferiamo la procedura di realizzazione del Ponte sullo Stretto alla struttura per la prevenzione antimafia presso il Viminale, centralizzando gli esiti dei controlli e della gestione degli appalti alle prefetture, alle istituzioni”. Lo ha detto il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, alla conferenza stampa al Mit sul ponte, spiegando che la struttura “sta lavorando da tempo sulle opere di Milano-Cortina, sulla ricostruzione dei vari terremoti”.
Il ministro ha poi evidenziato che sarà indispensabile l’iscrizione all’anagrafe antimafia per le imprese coinvolte e ha precisato che non sarà ammessa alcuna forma di silenzio-assenso.
Confermato l’avvio dei lavori entro l’estate 2025
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha confermato in conferenza stampa che l’avvio dei cantieri per il Ponte sullo Stretto di Messina è previsto entro l’estate. Il vicepremier ha sottolineato che prima di tutto è necessario ottenere il via libera dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile.
“L’estate 2025 – ha spiegato – sarà il periodo in cui, se saremo non solo capaci ma anche fortunati e determinati, partiranno i lavori. I primi operai saranno impegnati nella fase di precantierizzazione”.
“Nel decreto infrastrutture, che consta di 16 articoli, da abbiamo inserito alcuni commissariamenti, finanziamenti alle Olimpiadi, fondo per Gran Premi di Formula 1, interventi per gli autostrasportatori e il tema del Ponte sullo Stretto, per cui non ci sono stati interventi economici ma solo un quadro normativo”, ha spiegato il ministro per le Infrastrutture. “Abbiamo inserito nel testo base del decreto un intervento di contrasto a potenziali illegalità che ci vede tutti allineati nel rigore contro le illegalità e nel volere il massimo della trasparenza”, ha concluso.












