Durante l’assemblea regionale dell’Anci Sicilia, tenutasi a Palermo con la partecipazione di 391 Comuni, il presidente Paolo Amenta ha lanciato un allarme: 179 Comuni siciliani sono stati commissariati per mancata approvazione del bilancio di previsione 2025, e solo 54 hanno approvato il consuntivo 2024. «Quasi la metà dei Comuni rischia il dissesto – ha dichiarato Amenta – e la situazione è aggravata da una crisi sistemica che parte dagli enti sovracomunali».
Pnrr senza fondi, progettazione a rischio
Amenta ha definito “paradossale” la gestione dei fondi del Pnrr e del Fesr: molti Comuni hanno avviato cantieri senza ricevere le risorse, arrivando addirittura a indebitarsi con la Cassa depositi e prestiti. «Lo scorso anno c’erano 50 milioni per la progettazione, oggi solo 4. In dieci anni il personale è calato del 40%. I Comuni non riescono più a offrire servizi ai cittadini».
La risposta della Regione: “Supporto concreto agli enti locali”
Andrea Messina, assessore regionale alle Autonomie locali, ha riconosciuto le criticità, ma ha sottolineato l’impegno della Regione: «Abbiamo anticipato le tre rate del fondo autonomie ad aprile per evitare che i Comuni ricorressero alle anticipazioni di cassa. Il dissesto è legato spesso a ritardi nella riscossione e approvazione dei bilanci». La Regione, ha aggiunto, sta investendo anche su assunzioni e impianti grazie a fondi PoFesr e territoriali.
Il sindaco Lagalla: “Serve un patto tra le città del Sud”
Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla ha proposto un patto tra le grandi città del Mezzogiorno per affrontare insieme temi cruciali come il disagio giovanile, la sicurezza e la gestione dei fondi pubblici. «Palermo ha in gestione 825 milioni per investimenti, ma la complessità dei processi rende difficile rispettare i tempi. Serve un’azione comune e un confronto strategico con il governo nazionale».












