È un tiepido primo pomeriggio di inizio maggio, quando il cuore della città di Catania viene improvvisamente travolto da inni, musica e colori: è ufficialmente cominciato il ventesimo Palio d’Ateneo. “Un’invasione pacifica della città”, come lo definisce il Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, con la tradizionale sfilata degli studenti che segna l’inizio di tre giorni all’insegna di sport festa e condivisione. Centinaia di studenti sfilano per la via Etnea pronti a gareggiare, portando con orgoglio i colori del proprio dipartimento, accompagnati dalla mascotte ufficiale, tra bandiere sventolanti e cori entusiasti. È così che ha preso il via, nel segno dell’entusiasmo e dell’energia collettiva, l’edizione 2025 del Palio: un momento che celebra l’identità dell’Ateneo catanese, rafforza il senso di appartenenza dei suoi studenti e trasforma Catania in un grande campus a cielo aperto.
Quest’anno però, la festa è accompagnata anche da un velo di commozione, silenzio e rispetto: nel pomeriggio di ieri, infatti, proprio durante le celebrazioni di apertura, un giovane studente del Di3A, è tragicamente deceduto in un incidente stradale con la propria moto. Un dramma che ha profondamente colpito tutta la comunità studentesca, per cui proprio in virtù del valore di unione che questo evento porta con sé, in segno di lutto, l’organizzazione ha deciso di sospendere le gare successive all’inaugurazione e proseguire il Palio nei due giorni seguenti senza la partecipazione di tifoserie e con toni più sobri.
Per raccontare al meglio lo spirito di questa edizione, tanto intensa quanto significativa, abbiamo raccolto le voci di chi vive attivamente il Palio, di coloro che lavorano mesi per organizzare queste tre giornate, delle autorità cittadine e accademiche e naturalmente dei veri protagonisti: gli studenti.
“Una grande festa per l’Ateneo”: il rettore Priolo e il significato dell’università vissuta
Immancabile la presenza del rettore di UniCt, Francesco Priolo, che dal palco di Piazza Università ha accolto con grande entusiasmo i suoi festanti studenti. “È una bellissima occasione, davvero una grande festa, migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze festanti, è una vera invasione pacifica della città”, ha dichiarato, descrivendo così la sfilata d’apertura del Palio e sottolineando quanto questo evento rappresenti lo spirito autentico di UniCt.
Priolo ha ribadito l’importanza di vivere l’università anche al di fuori delle aule, sottolineando come manifestazioni come il Palio contribuiscano a formare una comunità accademica viva e integrata nel tessuto urbano, “una dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che Catania è una città universitaria e che l’università va vissuta a pieno, va vissuta in presenza, in condivisione, va vissuta anche in goliardia”. Con queste parole ha voluto rimarcare l’impegno dell’Università di Catania nel costruire per gli studenti un’esperienza accademica che non si limiti allo studio ma vada anche oltre i confini delle aule e delle sedi dipartimentali, offrendo agli studenti una formazione culturale completa, capace di intrecciarsi con la vita cittadina e contribuire a rendere il capoluogo etneo una vera città universitaria.
Evidenziando l’importanza della collaborazione con il CUS Catania (centro universitario sportivo), rappresentato sul palco dell’inaugurazione dal suo presidente Massimo Oliveri, come segno tangibile del legame tra sport e formazione, tra benessere e crescita accademica, il rettore ha concluso “l’università chiaramente è studiare, l’università è crescere ma è crescere in maniera completa e globale, interagendo con gli altri ragazzi e le altre ragazze, interagendo con i docenti, ma anche gareggiando, quindi questa collaborazione con il CUS che ormai è una collaborazione davvero importante, dimostra davvero il legame inscindibile tra UniCt e Cus Catania, la voglia di fare sport, di stare insieme, la voglia di studiare ma nello stesso tempo avere un senso di appartenenza ai propri dipartimenti, ai propri corsi di studio, appartenenza all’università, davvero una grandissima festa”.
Voci dall’organizzazione: un Palio cresciuto con l’Ateneo
Tra le figure chiave dell’organizzazione c’è Daniela Filippone, responsabile dell’attività universitaria per il CUS Catania, che con passione racconta come la manifestazione, giunta alla sua ventesima edizione, abbia guadagnato slancio anno dopo anno. “È il ventesimo anno del palio, siamo carichissimi. C’è stata sempre una maggiore crescita, i ragazzi partecipanti sono tantissimi, più di 250 atleti tra i vari dipartimenti e quest’anno la cosa bellissima è stata la partecipazione di tutti i direttori di dipartimento insieme ai ragazzi”. L’evento, spiega, è goliardico ma profondamente formativo, capace di unire studenti e istituzioni accademiche in un clima che premia la passione, l’impegno e il gioco di squadra.
A raccontare tutto questo, come sempre, c’è anche Radio Zammù, voce ufficiale del Palio. “Siamo prontissimi per questa ventesima edizione – racconta una degli speaker – per noi sono tre giornate di festa. Intratterremo, intervisteremo e accompagneremo tutti gli studenti con la nostra diretta. Seguiteci su tutti i canali!”.
Il sindaco Trantino e l’orgoglio di una città universitaria
Come si sa, il Palio coinvolge tutta la città di Catania ed anche il suo primo cittadino, Enrico Trantino, ha calorosamente espresso la sua gioia per la manifestazione. “È una bella occasione di coagulo giovanile e allo stesso tempo anche una sana competizione per affermare valori puliti come quello dello sport”, ha dichiarato, sottolineando la rilevanza dell’evento non solo come momento di festa, ma anche come occasione di crescita e valorizzazione di principi che uniscono la comunità giovanile della città.
Il sindaco ha inoltre presentato il progetto “Hackaton”, una nuova iniziativa pensata per coinvolgere i ragazzi con competenze digitali e tecnologiche. “Speriamo che il progetto possa coinvolgere tantissimi ragazzi, aprendo interessanti prospettive future”, ha dichiarato, confermando l’impegno del Comune nel creare nuove opportunità che possano stimolare le future generazioni.
Non è mancato, infine, un accenno scherzoso al tema della competizione tra le facoltà, <<L’unico mio auspicio è che almeno quest’anno non vinca ingegneria>>, ha detto il sindaco riferendosi ai campioni in carica, abbracciando lo spirito amichevole e goliardico che caratterizza questa tradizione.
Il cuore pulsante del Palio: gli studenti UniCt
Chi lo vive per la prima volta ne rimane subito colpito. “Siamo studentesse al primo anno di medicina – raccontano alcune ragazze – e già da questa sfilata iniziale si sente un grande senso di appartenenza. Dopo i mesi passati a prepararci per il test, essere qui oggi ci fa sentire parte di qualcosa di più grande”. Le voci degli studenti sono unanimi nel raccontare il senso di appartenenza e l’emozione di partecipare a questo evento. “È il mio primo Palio – dice Giuseppe, una matricola – e non mi aspettavo fosse così partecipato. La tifoseria è una cosa incredibile, è tutto molto coinvolgente!”.
Per gli studenti più grandi, invece, il Palio è un appuntamento irrinunciabile, quasi un rito di passaggio da rivivere ogni anno, “È sempre come la prima volta – raccontano in gruppo – tanta gioia, goliardia, e soprattutto la possibilità di stare insieme anche se avversari perché di dipartimenti diversi. Il palio è soprattutto inclusione e divertimento”.
Il Palio è anche gioco, sfida, sport. “Ci siamo allenate tanto per la pallavolo – spiega Paola, studentessa e atleta – e il bello è che oltre alla competizione c’è una forte identità di gruppo. Ci sentiamo parte del nostro dipartimento e dell’università tutta. Siamo pronte a dare il massimo… soprattutto contro ingegneria”.
Insomma, seppur con il cuore pesante e il pensiero rivolto a chi non c’è più, l’obiettivo del Palio è chiaro: strappare il titolo di campioni ai futuri ingegneri. Al di là delle classifiche però, ciò che resterà a tutti gli studenti al termine di questi tre giorni, sarà l’energia contagiosa, la voglia di stare insieme e quel senso di unione e appartenenza che rendono unica la comunità di UniCt.
Buon Palio 2025 a tutta UniCt!