Il 2025 rappresenta un passaggio strategico per il futuro dell’aeroporto di Catania, con l’avvio formale del processo di privatizzazione destinato a entrare nel vivo nei prossimi mesi. È prevista la cessione di una quota societaria compresa tra il 51% e il 66% del capitale della società, la SAC appunto.
Verso la privatizzazione!
Il trasferimento della maggioranza garantirebbe al nuovo socio privato il controllo operativo della società, mentre la permanenza di almeno il 34% in mano pubblica consentirebbe di mantenere un potere di veto sulle decisioni di maggiore rilevanza. Il lancio ufficiale del bando internazionale è atteso entro giugno. Questo primo step servirà a raccogliere le manifestazioni d’interesse da parte degli operatori, senza fissare una base d’asta. Dopo una prima selezione, i soggetti individuati avranno accesso alla fase di due diligence, che si svolgerà nei mesi successivi all’estate. Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro novembre.
Il valore complessivo dell’operazione non è stato ancora definito. Sarà il mercato a stabilirlo, sulla base di parametri concreti come l’Ebitda, stimato in circa 35 milioni di euro per il 2025, il piano industriale, gli investimenti previsti (pari a circa un miliardo entro il 2030) e i flussi di cassa attesi.
Una crescita del 18% nel 2024: ricavati 122 milioni
L’aeroporto di Catania si configura come un’attività in continua crescita. Infatti, secondo i principali indicatori economici, nel corso del 2024, lo scalo ha registrato un traffico di 12.346.530 passeggeri. Il fatturato ha raggiunto quota 122 milioni di euro, segnando un incremento del 18% rispetto all’esercizio precedente. I ricavi derivanti dalle attività commerciali ammontano a 28 milioni di euro, mentre l’Ebitda supera i 25 milioni, con un balzo del 116%.
Questi risultati consolidano la posizione dell’infrastruttura come asset strategico e ne rafforzano l’attrattività per i potenziali investitori coinvolti nel processo di apertura al capitale privato.
Nuovi collegamenti e terminal
L’amministratore delegato Nico Torrisi dichiara: “siamo pienamente consapevoli della necessità di ampliare gli spazi a disposizione. Alcuni interventi sono già in corso, altri di rilevanza strategica, saranno avviati nei prossimi mesi”.
Tra questi, uno dei più attesi è la demolizione del terminal Morandi, da tempo al centro del dibattito sulla riqualificazione dell’aeroporto. “L’intervento partirà entro l’estate – conferma Torrisi – per poi lasciare spazio alla costruzione del nuovo terminal”. Il progetto, già in fase definitiva, è attualmente all’esame dell’Enac. “Una volta concluso l’iter autorizzativo, procederemo con l’appalto integrato – spiega –. Si tratta di un’opera dal valore complessivo stimato tra i 200 e i 250 milioni di euro”.
In attesa degli interventi strutturali più importanti, si continua a intervenire laddove possibile. Nelle prossime settimane sarà inaugurata una nuova sala VIP di 400 metri quadrati, mentre sono in corso ulteriori lavori per ampliare gli spazi operativi, come l’estensione del terminal sul lato pista.
Altro elemento chiave nella strategia di sviluppo è il potenziamento delle rotte internazionali. “Il 23 maggio inaugureremo il nuovo collegamento diretto con New York operato da Delta – annuncia Torrisi –. È un passo importante per rafforzare la presenza dello scalo etneo sul mercato globale”.













