Grande successo per l’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale, dove è stato eseguito il primo prelievo di organi da donatore a cuore fermo (DCD) nella struttura. Il donatore, un uomo di 80 anni, è il più anziano donatore non a cuore battente dell’anno in Italia. Dopo il consenso della famiglia, è stata avviata la procedura per il prelievo del fegato, considerato idoneo al trapianto. Un intervento che segna un importante traguardo per la sanità siciliana e per la rete dei trapianti nella regione.
Un’operazione complessa e un grande gesto di generosità
Il prelievo è stato effettuato da un’equipe specializzata dell’UOC di Chirurgia Addominale dell’Ismett di Palermo, in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti. Il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio, ha espresso gratitudine ai familiari del donatore per il loro atto di altruismo, sottolineando anche l’elevata professionalità degli operatori coinvolti. Il direttore sanitario dell’ospedale, Giuseppe Angelo Reina, ha evidenziato come questa tecnica innovativa permetta di ampliare il numero di donatori, offrendo nuove speranze a chi è in attesa di un trapianto.
Un traguardo per la sanità siciliana
La donazione a cuore fermo richiede l’accertamento del decesso tramite un elettrocardiogramma continuativo di 20 minuti e l’uso della tecnologia ECMO (Ossigenazione Extracorporea a Membrana) per preservare gli organi. Il processo è stato gestito dall’UOC di Anestesia e Rianimazione di Acireale, diretta da Giuseppe Rapisarda, con il supporto della Direzione Medica del Presidio e del coordinatore aziendale trapianti. Fondamentale il lavoro dell’equipe medica e infermieristica coinvolta, che ha permesso di portare a termine con successo un intervento così complesso. Il coordinatore del Centro Regionale Trapianti, Giorgio Battaglia, ha sottolineato come questo traguardo rafforzi la rete dei trapianti siciliana, dimostrando il grande spirito di solidarietà della regione.












