Bonifici istantanei: da oggi, come già annunciato dall’Unione Europea, non ci sono più spese extra. I bonifici istantanei saranno equiparati a quelli ordinari, secondo quanto previsto dal regolamento comunitario 886/2024. Ecco quali sono tutte le novità a riguardo.
Bonifici istantanei: cosa sapere
Con questa nuova norma, l’obiettivo dell’UE è quello di accelerare la piena diffusione di questo strumento che favorisce il trasferimento del denaro e fa crescere la competitività dei servizi di pagamento europei nel panorama globale.
L’ obbligo che devono rispettare le banche è quello di accettare i bonifici istantanei applicando le stesse commissioni previste per quelli ordinari. Vengono, quindi abolite le eventuali spese extra, agevolando così l’utilizzo da parte dei clienti. In questo modo, i beneficiari riceveranno l’accredito del denaro trasferito entro 10 secondi, con disponibilità immediata.
Bonifici istantanei: quando si possono fare
I bonifici istantanei possono essere effettuati 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Sono, quindi, inclusi anche i giorni festivi. L’ importo massimo che si può trasferire tramite bonifico istantaneo equivale a 100mila euro.
I bonifici istantanei potranno essere indirizzati in tutta l’area Sepa, Single Euro Payments Area, zona unica in cui le transazioni in euro sono eseguite secondo standard uniformi. I paesi inclusi nell’area Sepa sono i 27 aderenti all’Unione Europea, inclusi quelli non in euro, e i 9 Paesi esterni, cioè Città del Vaticano, Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, Regno Unito, Svizzera e San Marino.
Bonifici istantanei in Italia
Attualmente, in Italia la percentuale di bonifici istantanei effettuati è del 10% ma il trend è in crescita e lo sarà ancora di più con l’entrata della nuova norma. “Nell’area Sepa (dell’Eurozona) il volume dei bonifici istantanei sul totale dei bonifici è passato dal 12% di giugno 2022 al 19% circa di giugno 2024 — ha dichiarato Chiara Scotti, vicedirettrice generale della Banca d’Italia —; in Italia, nello stesso intervallo di tempo, è passato dal 4% al 10%”.













