L’aggressione a due medici nel reparto di Pediatria del Policlinico Universitario di Catania ha suscitato sdegno e condanna unanime. Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha descritto l’episodio come un attacco alla convivenza civile, sottolineando la gravità del fatto avvenuto in una struttura riservata ai bambini. Trantino ha contattato telefonicamente i due professionisti, Pierluigi Smilari e Piero Pavone, per accertarsi delle loro condizioni e ribadire la solidarietà e vicinanza della comunità cittadina. Ha inoltre auspicato che le autorità competenti agiscano con risolutezza per assicurare alla giustizia i responsabili di quella che ha definito una “vergognosa imboscata”.
La Cisl e l’Mpa chiedono interventi concreti
La Cisl di Catania, insieme alle sue sezioni Medici e Funzione Pubblica, ha espresso solidarietà ai medici aggrediti, definendo il fatto come l’ennesimo atto di violenza contro il personale sanitario. I segretari Maurizio Attanasio, Massimo De Natale e Danilo Sottile hanno chiesto che la Prefettura riconvochi il tavolo di confronto avviato lo scorso ottobre, per verificare quante e quali misure di quelle promesse dalle aziende ospedaliere catanesi siano effettivamente state messe in atto. Hanno inoltre sollecitato il direttore generale del Policlinico-San Marco a costituirsi parte civile contro gli aggressori.
Il sindacato ha ribadito l’urgenza di potenziare il personale nelle strutture di emergenza e urgenza, migliorare la protezione con un ruolo più incisivo delle guardie giurate e garantire un raccordo efficace con le forze dell’ordine. È stata inoltre evidenziata la necessità di aggiornare i documenti di valutazione del rischio e di riorganizzare la medicina territoriale, così da ridurre il numero di accessi impropri nei Pronto Soccorso, che spesso rappresentano il 60% dei casi.
Nuovi interventi per la sicurezza negli ospedali
Anche il coordinamento MPA di Catania, tramite la coordinatrice Pina Alberghina, ha condannato l’aggressione definendola un episodio di “inaudita violenza”. Alberghina ha evidenziato la necessità di investire nella sicurezza degli ospedali, potenziando il personale di vigilanza attivo 24 ore su 24. Ha sottolineato che garantire il rispetto e la protezione dei medici equivale a tutelare il diritto costituzionale alla salute, ribadendo la solidarietà del Movimento ai medici vittime dell’episodio.
Questo ennesimo episodio di violenza richiama l’attenzione sulla crescente emergenza relativa alla sicurezza del personale sanitario. Ogni anno si registrano centinaia di aggressioni fisiche e verbali nei confronti di medici e operatori, soprattutto nei Pronto Soccorso. Il rispetto e la tutela degli operatori sanitari sono fondamentali non solo per garantire un sistema sanitario efficiente, ma anche per proteggere il diritto essenziale della salute.












