È stato ufficialmente concluso il lavoro di restauro del prestigioso presepe settecentesco di Acireale, un progetto che ha visto coinvolta la ditta Roberto Civetta di Roma, sotto la supervisione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania. Dopo ben nove mesi di interventi meticolosi, le 34 statue a grandezza umana, realizzate con volti in cera, sono finalmente tornate alla luce e sono state esposte in una location suggestiva: la grotta a scorrimento lavico.
L’inaugurazione del presepe
La serata inaugurale, che ha avuto luogo venerdì 13 dicembre 2024, ha visto presente mons. Giovanni Mammino, e tutti i responsabili dell’associazione Presepe Settecentesco: Paola Riccioli e Giuliana Pistarà .
Per l’occasione anche il vescovo acese Antonino Raspanti, l’assessore Enzo Di Mauro, il presidente del consiglio comunale Michele Greco con alcuni consiglieri, e diversi rappresentanti delle istituzioni e della cultura. La conduzione della serata è stata affidata alla giornalista Valeria Maglia.
L’importante restauro: opera di un lavoro minuzioso
Durante l’incontro, la dottoressa Roberta Carchiolo ha illustrato in dettaglio i lavori di restauro eseguiti. Insieme ai restauratori Gianpaolo Leone, Massimo Falletta, Alessandra Cacace e Arianna Landucci, ha descritto le diverse fasi dell’intervento: dalla pulitura delle statue, alla cura degli abiti e dei tessuti originali, fino alla ricostruzione di dettagli che, nel corso del tempo, si erano deteriorati. Il restauro ha avuto lo scopo di preservare il valore storico e artistico del presepe, assicurando che ogni singola figura potesse essere restituita nella sua integrità originaria.
Ad accompagnare la serata, le melodie suonate da Giuseppe Milici con la sua armonica, tra brani tipicamente natalizi e brani classici opportunamente rivisitati.












