Il Sicilia Express è l’ultima idea del governo Schifani per combattere l’impennata del costo dei biglietti, l’iniziativa partirà il 21 dicembre da Torino per raggiungere Palermo e Siracusa in circa 22 ore, con ritorno fissato al 5 gennaio. Il biglietto costa 29,90 euro, ma offre solo posti a sedere. Durante il viaggio, sono previsti spettacoli teatrali, un menu di specialità siciliane e circa 20 fermate.
Tuttavia, il progetto mette in luce le carenze infrastrutturali della Sicilia, dove collegamenti ferroviari interni, come Trapani-Catania, richiedono fino a 11 ore.
Polemiche e ironie sul web
La proposta ha scatenato un’ondata di critiche e sarcasmo sui social. Per Ismaele La Vardera, deputato regionale, “siamo nel 2024 e anziché calmierare i prezzi dei voli si propone un viaggio in treno di 18 ore come una scelta ideale”. Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, paragona il progetto al “treno del circo di Dumbo” e attacca il presidente Schifani per la gestione fallimentare del caro voli.
Anche la scelta del nome “Sicilia Express” è oggetto di battute, considerando che il treno impiegherà quasi un giorno intero per arrivare a destinazione. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha dichiarato che “i viaggiatori si sentiranno in Sicilia sin dalla partenza”, ma il viaggio si prospetta essere lungo e faticoso.
Il fallimento della soluzione caro voli
L’iniziativa appare come una resa di fronte all’impossibilità di abbassare i prezzi dei biglietti aerei. Nonostante le promesse della Regione, le tariffe restano elevate, e gli incentivi applicati a pochi voli non hanno avuto un impatto significativo. Anche l’arrivo di nuove compagnie come Aeroitalia, che avrebbe dovuto portare concorrenza, non ha sortito gli effetti sperati.
Il Sicilia Express, quindi, più che una soluzione, sembra essere un palliativo temporaneo che evidenzia i limiti di un sistema infrastrutturale e logistico ancora arretrato.