Ogni anno, ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, pubblicano la classifica della Qualità della vita nelle province italiane. Classifica basata su 92 indicatori suddivisi in nove macro-categorie. La classifica 2024 conferma alcune tendenze consolidate e mette in luce il persistente divario tra il Nord e il Sud del Paese.
Milano al vertice della classifica
La provincia di Milano si conferma al primo posto della classifica della qualità della vita, seguita da Monza-Brianza e Brescia. Milano primeggia grazie a fattori come i servizi, la redditività del tessuto produttivo, le infrastrutture avanzate e il livello di istruzione e sanità. A lungo in cima, la città continua a rappresentare un modello di sviluppo economico e sociale, con un’elevata qualità dei servizi pubblici e privati.
La città di Catania e le città siciliane
La qualità della vita in Sicilia continua a evidenziare forti disparità rispetto al resto d’Italia, con le province meridionali che occupano le posizioni più basse della classifica. La provincia di Ragusa si conferma la migliore dell’isola, piazzandosi al 87° posto a livello nazionale, seguita da Trapani (92°). Enna migliora di tre posizioni rispetto all’anno precedente, arrivando al 97° posto, mentre Catania, pur guadagnando cinque posizioni rispetto al 2023, si trova al 98° posto, lontana dalle prime province italiane.
In fondo alla classifica solo città siciliane: Palermo, al 100° posto, seguita da Siracusa (102°), Messina (103°) e Agrigento (105°). A chiudere la graduatoria c’è Caltanissetta, che occupa l’ultima posizione (107°), confermando la persistente difficoltà delle città siciliane, in particolare quelle meridionali, nell’offrire condizioni di benessere ottimali ai propri abitanti.
Il divario tra Nord e Sud: una questione di resilienza
Lo studio svela una realtà indignante: mentre il Centro-Nord vola, il Sud, e in particolare la Sicilia, affonda sempre di più. Con tutte le sue province in fondo alla classifica, da Catania al 98° posto fino all’ultimo, Caltanissetta, al 107°, l’isola continua a lottare con disoccupazione, scarsa sicurezza e servizi pubblici inadeguati.