foto lungomare liberato
È iniziata la posa della resina per la nuova corsia ciclopedonale che collegherà il centro città alla zona della Plaia. L’opera tanto attesa continua ad attirare a sé continue perplessità da parte dei cittadini catanesi. Il progetto, purtroppo, sembra non rispecchiare del tutto le aspettative iniziali e presenta alcuni punti critici che potrebbero limitarne l’efficacia. Di seguito le critiche e i consigli dei lettori di Lungomare Liberato.
Una delle novità che emerge riguarda il colore della resina utilizzata per la corsia. A differenza del rendering inizialmente mostrato dal Comune di Catania, che prevedeva una colorazione beige, la corsia sarà ora rossa. Sebbene il rosso venga scelto generalmente per aumentare la visibilità della pista, non sarebbe necessario in questo caso, dato che la ciclabile è rialzata rispetto alla strada e ben visibile. Il beige, infatti, sarebbe stato una scelta più adatta, in quanto più fresco e adatto alla stagione estiva, oltre ad avere un aspetto più naturale e gradevole, specialmente in una zona balneare come quella della Plaia.
Al di là della scelta del colore, però, il progetto della corsia ciclopedonale solleva preoccupazioni per la sua funzionalità. In particolare, la pista non sembra essere adatta a un uso pratico da parte dei ciclisti, soprattutto in direzione Plaia – Centro. Infatti, per accedere alla ciclabile, i ciclisti dovranno attraversare più volte la strada, passando dal lato mare a quello interno e viceversa. Un percorso tortuoso che rende la pista poco utile e potenzialmente pericoloso per i ciclisti, costretti a fare manovre rischiose.
Un altro aspetto che ha suscitato critiche è la posizione della corsia. Secondo gli esperti, sarebbe stato molto più sicuro e funzionale costruirla lungo la costa, accanto al mare. In questo modo, la ciclabile sarebbe stata non solo più sicura, ma anche più piacevole da percorrere, lontano dal traffico e dalla polvere. Un percorso che avrebbe permesso ai cittadini di godere del panorama marino, senza dover affrontare le difficoltà di attraversare più volte la strada.
Le critiche non si fermano qui. Molti ritengono che il progetto della corsia ciclopedonale rappresenti un’altra opera costosa e poco funzionale che, invece di risolvere i problemi di mobilità urbana, finisce per creare disagi inutili. La sensazione è che, ancora una volta, il mare venga “negato” ai cittadini, trasformando un’opportunità di valorizzazione in una soluzione che non risponde alle reali necessità della città. In un contesto in cui la mobilità sostenibile dovrebbe essere al centro dell’attenzione, questa ciclabile sembra essere un passo indietro, invece di un progresso.
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