Catania continua a occupare una posizione imbarazzante nella classifica nazionale sulla raccolta differenziata. I dati più recenti dell’Istat confermano il peggioramento della situazione ambientale in città. Nel rapporto sul benessere equo e sostenibile dei territori la città etnea si piazza terzultima, con una percentuale di raccolta differenziata del 47%. Un dato che la colloca dietro anche a Messina, che si posiziona al 58,2%, ma soprattutto ben lontano dalle città virtuose come Cagliari, che guida la classifica con un impressionante 76,4%.
La classifica completa
Di seguito la classifica completa realizzata da Istat:
- Cagliari 76,4%
- Venezia 72,1%
- Bologna 69,3%
- Firenze 68,5%
- Milano 68,3%
- Torino 62%
- Bari 61,4%
- Messina 58,2%
- Roma 52,3%
- Genova 51,4%
- Napoli 50,6%
- Catania 47%
- Reggio Calabria 42,6%
- Palermo 34,9%
Catania: un risultato imbarazzante
Non c’era da sorprendersi che Catania si trovi in fondo alla classifica. D’altronde quotidianamente i cittadini si ritrovano a vivere tra la sporcizia e la spazzatura disseminata per strada. Non si tratta solo di una questione di numeri, ma di un degrado che invade le strade, i quartieri, e soprattutto i luoghi pubblici. Catania è spesso in uno stato di abbandono, con angoli della città sporchi, maleodoranti e coperti di rifiuti.
Aree verdi e monumenti ricoperti di spazzatura
Anche i parchi pubblici, che dovrebbero essere luoghi di svago e soprattutto sicuri per i più piccoli sono diventate delle discariche a cielo aperto. E se questo è il volto della città nei parchi, lo stesso vale per i monumenti storici, che dovrebbero essere il simbolo del nostro patrimonio culturale. Purtroppo, luoghi storici come la Torre del Vescovo sono diventati degli autentici cumuli di spazzatura, dimenticati dalle istituzioni.