Il sindaco Enrico Trantino ha preso una decisione che ha sollevato unโondata di proteste: il taglio dei servizi di assistenza per le studentesse e gli studenti con disabilitร . Questa scelta, denunciata dal sindacato Usb Scuola, non solo mette a rischio il diritto allo studio per questi alunni, ma ha anche conseguenze drammatiche per le lavoratrici e i lavoratori del settore, giร in una situazione precaria. In particolare, la questione si concentra sul servizio Asacom (Assistenza allโAutonomia e Comunicazione), fondamentale per supportare gli studenti nelle loro attivitร scolastiche.
Il numero di alunni con disabilitร รจ in aumento
In un contesto scolastico giร complicato, il numero di alunni con disabilitร sta crescendo, superando quota 700 per le sole scuole dellโobbligo. Di fronte a questo aumento, lโamministrazione comunale ha scelto di ridurre le ore di assistenza, tagliando fino al 15% le ore destinate agli alunni, in base a quanto previsto nei piani educativi individualizzati (PEI). Questi piani sono essenziali per garantire un percorso educativo adeguato e personalizzato per ogni studente con disabilitร , e la riduzione delle ore rappresenta una grave violazione di questi diritti.
Le decisioni del comune di Catania
Il 23 settembre scorso, il Comune di Catania ha approvato la delibera di giunta numero 193, che ha stabilito l’attivazione del servizio di Assistenza allโAutonomia e Comunicazione per lโanno scolastico 2024/2025. Tuttavia, questa attivazione รจ stata accompagnata da una riduzione del 15% delle ore settimanali per ogni studente, con lโintento di allineare le spese agli stanziamenti di bilancio.
A questo si aggiunge l’emanazione del decreto 199 del 28 ottobre 2024, con il quale Trantino ha confermato questa rimodulazione per gli alunni delle scuole secondarie di secondo grado, esclusi solo i disabili sensoriali.
Gli studenti disabili in secondo piano
Le normative decretate in consiglio comunale suscitano un forte malcontento per tutti i cittadini catanesi. Non solo, ma il sindacato Usb Scuola sottolinea che tali decisioni sono in contrasto con le linee guida fornite dall’ASL, la quale ha il compito di stabilire le necessitร di assistenza per ogni studente.
La riduzione dei servizi di assistenza solleva interrogativi importanti sul rispetto dei diritti degli studenti con disabilitร . La legge italiana e le normative europee stabiliscono che tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro condizioni, devono avere accesso a unโistruzione di qualitร . Tagliare le ore di assistenza non solo contraddice questi principi, ma mina anche gli sforzi compiuti negli ultimi anni per promuovere l’inclusione scolastica.