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Allagamenti a Catania, Pellegrino: “Più aree verdi e meno cemento”

Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Catania, Riccardo Pellegrino, ha recentemente lanciato un appello urgente riguardo al crescente rischio idrogeologico che affligge la città di Catania. Durante un intervento pubblico, Pellegrino ha sottolineato che la problematica non è causata unicamente dalla rete fognaria insufficiente, come evidenziato dal sindaco Enrico Trantino, ma è anche il risultato di un fenomeno di cementificazione selvaggia, che ha investito l’intera città negli ultimi anni.

Più cemento e meno aree verdi: le cause del dissesto

“La disamina del sindaco è corretta e puntuale, ma parziale”, ha affermato Pellegrino. Secondo il vicepresidente, la progressiva scomparsa di giardini e terreni verdi, sostituiti da villette e cortili in cemento, ha avuto un impatto devastante. Un tempo, il suolo e la vegetazione naturale fungevano da vere e proprie spugne, in grado di drenare le acque piovane. Oggi, con la quasi totale impermeabilizzazione del territorio, l’acqua scorre ininterrottamente verso valle, causando allagamenti e altre problematiche legate al dissesto idrogeologico.

Pellegrino ha anche criticato le recenti scelte urbanistiche, sottolineando che strade e piazze sono state completamente asfaltate, senza lasciare spazio per giardini pubblici veri e propri. “Le barriere naturali che un tempo proteggevano la città dalle piogge torrenziali sono praticamente scomparse e devono essere urgentemente ripristinate”, ha aggiunto.

In un’ottica di soluzione, Pellegrino ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico con i sindaci e gli assessori dei comuni limitrofi a Catania. Ha sollecitato anche l’intervento del governo nazionale per reperire i fondi necessari a pianificare interventi mirati. Tra le proposte avanzate, la creazione di spazi verdi pubblici che possano mitigare gli effetti del dissesto idrogeologico e ridurre il rischio di allagamenti.

Un esempio di coraggio: il gesto di Angela Isaac

Pellegrino ha poi dedicato un pensiero a un gesto di grande coraggio: quello di Angela Isaac, una giovane catanese che ha attraversato un fiume d’acqua lungo via Etnea per soccorrere un uomo in difficoltà a causa delle forti piogge. “Questi sono gli esempi che dovremmo offrire ai nostri giovani, soprattutto a quelli che si lamentano della cosiddetta ‘emergenza immigrazione'”, ha commentato.

Il vicepresidente ha concluso invitando il sindaco Trantino e l’arcivescovo Renna a considerare Angela per il prestigioso riconoscimento della Candelora d’Oro 2025, sottolineando come gesti di solidarietà come il suo debbano essere celebrati e incoraggiati in una città che affronta sfide sempre più impegnative.

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