In Sicilia giovedì 12 settembre riprendono le lezioni a scuola, ma decine di comuni di tutta l’isola sono sprovvisti di autobus per accompagnare gli studenti: si tratta di circa 6-7 mila studenti (su 650 mila totali) che non avranno autobus per andare a scuola.
L’azienda trasporti siciliana, che gestisce i trasporti interurbani, è da mesi in grave crisi economica: la situazione riguarda il trasporto pubblico in generale, ma l’impatto più rilevante riguarda gli studenti ed è proprio per questo che la politica siciliana ne sta discutendo da tempo. Nelle ultime settimane da parte degli amministratori locali è stata fatta molta pressione per trovare una soluzione alla mancanza di autobus, ma al momento non sono state trovate soluzioni attuabili nei prossimi giorni.
I problemi maggiori riguardano proprio le due principali città dell’isola, Catania e Palermo, dove almeno un autobus su tre è fermo a causa di guasti. A Palermo sono fermi una cinquantina di autobus su 120, oltre un terzo, e decine di corse che portano dalla provincia al centro città potrebbero saltare. Solo ieri, mercoledì 11 settembre, a Palermo non sono partite 37 corse, a Catania 18, e a Messina 5.
Al momento il trasporto interurbano manca in circa 60 comuni. Sono in protesta diversi sindaci: ad esempio il sindaco di Augusta, Giuseppe di Mare, ha inviato una diffida all’AST minacciando una denuncia alla procura locale. Non solo lui ma anche i sindaci di Valverde, Aci Sant’Antonio, San Gregorio e Aci Catena si erano presentati in Regione, nella sede dell’assessorato alle Infrastrutture, chiedendo soluzioni al problema.
La crisi di AST ha portato l’azienda molto vicina al fallimento. Quest’estate era stato approvato un piano per la sua ricapitalizzazione, ma i fondi non sono stati ancora erogati.
Inoltre, nelle due settimane precedenti l’inizio della scuola, l’azienda anche rimasta priva di leadership, e anche per questo probabilmente non è stata in grado di prendere decisioni nell’ultimo periodo: l’ultimo presidente del consiglio di amministrazione, Giovanni Giammarva, si era dimesso a fine agosto, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. Il suo sostituto è stato deciso solo mercoledì scorso dopo mesi di discussioni: è stato infine nominato il commercialista palermitano Alessandro Virgara.
Per sopperire alla mancanza di autobus, Virgara ha affermato che la maggior parte dei mezzi sarà spostata e concentrata nelle tratte e fasce orarie necessarie al trasporto scolastico, ma nulla di concreto.
L’assessorato alle Infrastrutture della Regione Sicilia ha parlato in più occasioni della possibilità di affittare nuovi mezzi o di affidare alcune tratte ad aziende private. Nel primo caso mancano i fondi: Paolo Amenta, presidente regionale dell’Associazione nazionale sindaci, ha detto a Repubblica che oltre la metà dei circa 390 comuni siciliani non ha ancora approvato il bilancio e non ha somme da impegnare nell’affitto di mezzi.
Per ciò che concerne il possibile affidamento di alcune tratte a privati, finora nessuna azienda si è resa disponibile: un’altra ipotesi sarebbe dare in concessione temporanea ai privati intere tratte per un periodo delimitato di tempo, ma si tratta di un’ipotesi che depotenzierebbe ulteriormente il trasporto pubblico.
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