Ormai da troppo tempo l’emergenza cenere è al centro del dibattito politico. In risposta alla comunicazione inviata ieri al Dipartimento nazionale della Protezione Civile riguardo ai danni provocati dalla cenere dell’Etna durante le recenti eruzioni, la Presidenza della Regione ha rilasciato una nota chiarificatrice firmata dal presidente Renato Schifani.
Nella nota, le parole del presidente Schifani: “ho richiesto la dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza e, in subordine, quello di mobilitazione, lasciando al governo nazionale la scelta ritenuta più idonea per supportare il sistema regionale”.
Schifani richiede lo stato di crisi e di emergenza per affrontare i danni e la rimozione della cenere vulcanica che ha colpito i territori del Catanese a seguito dei ripetuti eventi parossistici dell’Etna, verificatisi tra il 4 luglio e il 14-15 agosto. Sarà necessario attivare ogni possibile iniziativa per rimuovere il materiale vulcanico, mettere in sicurezza l’area interessata, ridurre i rischi e fornire assistenza alla popolazione colpita.
Schifani dichiara: “Occorre un’azione urgente e straordinaria per rimuovere la cenere da suoli e coperture, tutelare le attività economiche e preservare la salute dei cittadini. Chiediamo a Roma di intervenire perché con i fondi regionali e i mezzi a disposizione dei Comuni siciliani occorrerebbe oltre un mese di tempo per eliminare il materiale vulcanico. Troppo per far fronte ad eventuali altri fenomeni o all’’occlusione delle vie di smaltimento delle acque in caso di pioggia”.