Sant’Agata è tornata tra la sua gente, in occasione dell’898° anniversario della traslazione delle reliquie che da Costantinopoli tornarono a Catania, impresa compiuta ad opera di Gisliberto e Goselmo nel 1126. Anche quest’anno un bagno di folla, composto da devoti, fedeli e turisti che, nonostante il caldo, sono accorsi numerosi per assistere alle celebrazioni estive e per ricordare questa importante ricorrenza dalle antiche origini. I festeggiamenti spontanei del 1126 possono essere considerati come la prima celebrazione agatina della storia.
L’ esposizione del busto reliquiario e il rito del bacio
È stata una lunga giornata di festa, quella di ieri 17 agosto, clou dei festeggiamenti, già iniziati il 16 con la processione del Velo. Dopo la prima messa delle 7:30 sono state effettuate le manovre di uscita del mezzo busto dal sacello, per poi raggiungere l’altare maggiore. Non la folla della mattina del 4 febbraio ma i fedeli davanti la “cameretta” hanno risposto presenti a questo appuntamento che apre il giorno di festa.
A partire dalle 10 si è dato il via al tradizionale rito del bacio delle reliquie, tornato lo scorso anno dopo l’interruzione a causa della pandemia. Reliquie che hanno fatto ritorno nello scrigno alle ore 18:00, pronte per essere portate in processione.
La processione
Al termine della solenne celebrazione eucaristica delle ore 19:00 presieduta dal vicario Vincenzo Branchina, a causa dell’assenza di Monsignor Luigi Renna, ricoverato al Centro Cuore Morgagni di Pedara, Sant’Agata è tornata nella sua città, affacciandosi su piazza Duomo per iniziare la processione. A questa hanno partecipato le autorità, tra cui il sindaco Enrico Trantino, i membri del clero e le associazioni agatine.
Nel corso della Santa Messa, Renna ha voluto mandare il suo messaggio tramite il vicario Branchina. “Gioisca il mio cuore nella tua salvezza, e canti al Signore che mi ha beneficato — recita il messaggio di Renna —. Sono parole di gratitudine al Signore quelle che elevo con voi in questo giorno santo, perché per intercessione di Maria Santissima, della nostra patrona Sant’Agata, del beato cardinale Dusmet, sono ancora in vita dopo l’infarto che mi ha colpito nelle prime ore di domenica 11 agosto”.
Il busto reliquiario ha varcato il cancello della cattedrale intorno alle ore 20:15 per poi svoltare da Porta Uzeda, percorrere la via Dusmet e svoltare in via Porticello. Prima di transitare da quest’ultima, via al tradizionale spettacolo pirotecnico, con i fuochi d’artificio sparati da Villa Pacini. La processione si è snodata, poi, verso piazza San Placido, dove è stata effettuata una sosta con un momento di preghiera, percorrendo successivamente la via Vittorio Emanuele per fare nuovamente ingresso in piazza Duomo, effettuando il giro largo della piazza. Il rientro in cattedrale è avvenuto intorno alle 21:45, tempi leggermente più lunghi rispetto al solito.
Raggiunto l’altare, si è svolto un ultimo momento di preghiera prima di riportare Sant’Agata all’interno del sacello e darle l’arrivederci al 4 febbraio 2025.