Dall’ars arrivano 23,5 milioni di euro, che dovranno essere distribuiti tra tutti i comuni siciliani in difficoltà finanziaria.
Nel dettaglio la quota è così ripartita: un milione ad hoc sono destinati a Palermo, Catania e Messina; nove milioni vanno ai comuni che hanno già deliberato il piano di equilibrio pluriennale; due milioni ai comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti; sei milioni agli enti con i piani di riequilibrio sotto esame della Corte dei Conti; 5 milioni per i comuni in dissesto con una popolazione fino a 25 mila abitanti.
Il deputato regionale Marco Intravaia ha spiegato: “L’Assemblea ha dato un segnale concreto di vicinanza ai Comuni, in modo particolare a quelli in condizione di dissesto e pre-dissesto. Le amministrazioni locali sono gli enti in prima fila nell’affrontare i problemi dei cittadini e spesso si trovano impotenti proprio per la mancanza di fondi. Situazioni che diventano drammatiche per i comuni in dissesto, che hanno difficoltà a garantire anche i servizi essenziali. Il Parlamento regionale è accanto a loro”.
Tra le proposte avanzate vi è anche quella di Roberta Schillaci, che prevede la destinazioni dei fondi per gli ambulatori sociali di oculistica e di odontoiatria per le persone a basso reddito. Si tratta di una vera e propria mano tesa verso chi oggi ha difficoltà a curarsi a causa di prestazioni costose o delle lunghe liste d’attesa.