I lavori di ristrutturazione del grande serbatoio d’acqua situato tra viale Tirreno e via Santa Sofia a Catania, di proprietà dell’Università, sono stati completati dall’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco”. Durante tutto il processo, i professionisti del Settore Risorse Tecniche e Tecnologiche hanno supervisionato costantemente i lavori.
Questa importante infrastruttura è fondamentale per il normale funzionamento quotidiano del Policlinico e della Cittadella universitaria, fornendo oltre 600.000 litri d’acqua. Nonostante la sua essenzialità, la cisterna non aveva mai subito un intervento completo di restauro e messa in sicurezza nei cinquant’anni precedenti, limitandosi a interventi di manutenzione di piccola entità. Inoltre, l’area circostante era diventata un rifugio per senzatetto e giovani tossicodipendenti in cerca di un luogo isolato. Per affrontare questa situazione, l’Aoup ha preso misure per proteggere l’accesso alla struttura, costruendo un muro di cemento con un’alta ringhiera in ferro intorno al perimetro.
Per migliorare l’aspetto estetico della cisterna, l’azienda ospedaliero-universitaria ha ideato un intervento decorativo trasformando il precedente intonaco anonimo in un vivace murales colorato. Questa iniziativa ha visto la partecipazione dell’artista di strada Antonio Carmelo Barbagallo, che ha creato un’opera su una superficie di circa 350 metri quadrati attorno alla grande vasca. Barbagallo ha lavorato per oltre due mesi su un ponteggio allestito intorno alla struttura, dipingendo in condizioni non sempre agevoli ma sicure.
Il murales realizzato da Barbagallo celebra la natura e la sua conservazione, raffigurando animali, piante, aria, fuoco, acqua e terra, tutti uniti simbolicamente dall’abbraccio di una bambina e di un adulto con l’ambiente circostante.
L’opera di street art non ha comportato costi aggiuntivi rispetto a quelli previsti per i lavori di restauro ed edilizia della struttura.