Arrivano importanti novità da Palazzo d’Orleans, a seguito del “terremoto” scaturito dall’operazione “Pandora”, con il comune di Tremestieri Etneo coinvolto. Il vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, si è dimesso, dopo un primo provvedimento che lo vedeva sospeso dai pubblici uffici per un anno. L’assessore all’Agricoltura ha rassegnato le proprie dimissioni dalle cariche e le funzioni ad interim dell’assessorato sono state assunte direttamente dal presidente della Regione Renato Schifani. Dopodiché, si dovrà procedere alla nomina di un nuovo vicegovernatore.
Nel 2015, secondo le dichiarazioni rilasciate dal collaboratore Silvio Corra, Sammartino avrebbe incontrato esponenti di spicco del clan Santapaola. In particolare, Corra racconta che aveva personalmente accompagnato l’esponente di vertice dell’associazione mafiosa, Francesco ‘Colluccio’ Santapaola, a casa di Vito Romeo per riunioni tra loro ed esponenti politici, e in particolare il candidato sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando, un cognato di Romeo e un’altra persona di cui forniva una descrizione fisica, ma di cui non sapeva altro.
Nel frattempo, Sammartino ha diffuso una nota in cui dichiara di essere estraneo ai fatti: “Ho rimesso l’incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un’ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati. Resto fiducioso, come sempre ho dichiarato e non cambierò mai idea, nei confronti del lavoro della magistratura. Continuerò a servire la mia comunità e il mio territorio svolgendo la mia attività politica e di parlamentare regionale”.