In Sicilia, l’allarme siccità è un problema sempre più serio, a maggior ragione in piena stagione invernale, e Schifani e il suo governo si preparano ad affrontarlo.
La Regione Sicilia ha, infatti, dichiarato lo stato di calamità naturale per l’intero territorio dell’Isola.
Sicilia che risulta essere tra le poche regioni d’Europa che si trovano in zona rossa per carenza di risorse idriche. Nel resto del mondo, invece, nella stessa situazione si trovano il Marocco e l’Argentina. Oltre all’agricoltura, i gravi danni comprendono anche il settore dell’allevamento, per l’assenza di foraggio verde e la carenza di scorte di fieno.
A tal proposito, ha preso la parola l’assessore all’agricoltura Luca Sammartino, il quale ha dichiarato: “Ringrazio il presidente Schifani per l’intervento tempestivo. La situazione meteorologica degli ultimi mesi ha comportato una notevole diminuzione dei volumi d’acqua negli invasi impedendo una regolare irrigazione dei terreni per sostituire la mancanza delle piogge — ha detto Sammartino —. Siamo consapevoli delle criticità e stiamo mettendo a punto tutti gli interventi necessari per sostenere e salvaguardare il comparto agricolo e zootecnico e i prodotti della nostra terra”.
Sul tavolo del governo, quindi, nei giorni a seguire si proveranno ad individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per fronteggiare la carenza idrica, salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni delle aziende agricole garantendo sufficienti volumi d’acqua.
Dall’altro lato, continua la protesta degli agricoltori contro le misure inserite nel Green deal per rendere l’agricoltura più sostenibile, ovvero più in grado di continuare la propria attività nel tempo affrontando così la crisi climatica e della biodiversità.