La Procura distrettuale ha richiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per un pregiudicato catanese di 43 anni, indagato per maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e violenza sessuale aggravata.
La misura è stata emessa dal Gip del Tribunale etneo ed eseguita dai carabinieri della stazione di Catania Librino. L’uomo è accusato di aver perpetrato per diversi mesi comportamenti violenti e vessatori verso la sua ex convivente e di far uso frequente di sostanze stupefacenti. La donna, una 36enne, ha denunciato che l’uomo le aveva imposto di non utilizzare più le app di messaggistica e di astenersi dai commenti sui social media, continuamente rimproverandola per la maternità e accusandola di presunte infedeltà. Alla donna era vietato anche uscire con la propria sorella, poiché possibile oggetto di attenzioni maschili.
Il passato dell’uomo ritrae senza dubbio un quadro di violenza fisica e mentale verso l’ex compagna, come l’episodio raccontato dalla donna in cui ha minacciato di darle fuoco durante una guida pericolosa, mostrandole una bottiglia di benzina. Dopo tali minacce, ha tentato di gettarla fuori dall’auto in corsa. La violenza verbale e fisica, aggravata dalla dipendenza dell’uomo da droghe, è infine culminata in un’aggressione sessuale forzata.
La vittima, gravemente contusa in diverse parti del corpo, ha richiesto cure mediche presso il pronto soccorso, ricevendo una prognosi di 6 giorni. Durante la denuncia, ha consegnato una registrazione delle minacce dell’ex compagno, in cui lui le intimava di non cercare aiuto dalle autorità e la minacciava in modo esplicito, affermando: “il minimo pezzo lo faccio così, così credimi! Una volta che vai dalle guardie e mi dicono, là tu non ci devi passare, tu sei già morta!”