LiveUnict riceve e pubblica la lettera aperta di una cittadina catanese che, dopo aver subito un trapianto di fegato, avrebbe diritto a un parcheggio per disabili. Tuttavia, tale concessione sarebbe impossibile per via di una recente modifica delle disposizioni sulla concessione degli stalli di parcheggio per periodi transitori.
Di seguito la lettera integrale inviataci dalla nostra lettrice, Anastasia Zuccarello:
“Sono una giovane cittadina di Catania e da tempo cerco di mettermi in contatto con il Sindaco della cittร , per esporgli un problema che non รจ solo mio, ma sicuramente di molti altri cittadini. Dopo una serie di mancate risposte, voglio fare sentire la mia voce tramite i mezzi di informazione!
Circa due mesi fa ho subito un trapianto di fegato urgente, a seguito dellโaggravamento di una malattia autoimmune e cronica che avevo da anni (una malattia che colpisce soprattutto giovani donne). La situazione รจ degenerata vertiginosamente in tre mesi e sono stata inserita in lista trapianti presso il Policlinico di Padova (unโeccellenza italiana conosciuta in tutto il mondo), dove sono stata sottoposta allโintervento di trapianto in brevissimo tempo e seguita da unโeccellente equipe medica. Oggi posso dire di essere rinata, sebbene, come ogni trapiantato sa, all’indomani dell’intervento inizia la vera avventura!
Dopo una lunga convalescenza trascorsa a Padova, i medici mi hanno autorizzato a rientrare in Sicilia con la consapevolezza che non posso sottopormi a sforzi eccessivi e vivo un momento di particolare fragilitร , derivante dalla delicatezza dellโintervento subito ma anche dalle cure di farmaci immunosoppressori antirigetto che devo assumere quotidianamente. Per questo motivo una persona trapiantata ottiene il 100% dell’Invaliditร Civile (il trapianto viene considerato un intervento mutilante, che tra l’altro richiede una terapia salvavita permanente) e, come nel mio caso, la persona trapiantata puรฒ essere considerata ‘invalido con capacitร di deambulazione sensibilmente ridotta’, ottenendo l’art. 381 del DPR 495/1992.
Lโarticolo 381 prevede innanzitutto che gli enti proprietari della strada devono allestire e mantenere funzionali ed efficienti tutte le strutture per consentire ed agevolare la mobilitร delle persone invalide (comma 1) e che viene rilasciato un apposito contrassegno denominato: ‘contrassegno di parcheggio per disabili’, che ha valore su tutto il territorio nazionale ed europeo (comma 3). Ma, aspetto piรน importante per una cittร come Catania – ad alto tasso di traffico e con non poche barriere architettoniche ancora da fare emergere e abbattere – il comma 5 indica che nei casi in cui ricorrono particolari condizioni di invaliditร , il comune puรฒ, con propria ordinanza, assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del ‘contrassegno di parcheggio per disabili’ del soggetto autorizzato ad usufruirne. Tale comma consentirebbe anche lโautorizzazione al rilascio di spazi di sosta presso le abitazioni per periodi transitori, per invalidi che in modo incontrovertibile hanno bisogno di un tale facilitatore, a causa delle condizioni fisiche in cui versano (anche temporaneamente) o di cure particolari che fanno.
ร qui che viene il bello!
Sono venuta a conoscenza – informandomi presso la Polizia Municipale di Catania – del fatto che il Sindaco Pogliese (della precedente amministrazione) ha rivisto e cambiato alcune disposizioni circa la concessione degli stalli di parcheggio per periodi transitori. Secondo tali disposizioni – tuttora in vigore – si puรฒ ottenere una tale concessione solo se si possiede una invaliditร non revisionabile, a vita insomma. Ecco quindi che io, pur godendo dellโart. 381 riconosciuto da un ente nazionale come lโINPS, non posso usufruire della possibilitร di uno stallo di parcheggio temporaneo nei pressi della mia abitazione, al fine di facilitare il mio rientro a casa dopo gli esami che necessariamente devo eseguire ogni settimana e senza contare tutte le altre visite mediche specialistiche.
Sono sicura, infatti, che ci siano molti altri cittadini catanesi che, come me, hanno bisogno urgente di una tale agevolazione, dettata dalle precarie condizioni di salute in cui ci troviamo. La mia voce รจ quindi plurale! Pur essendo vero che il mio stato di salute potrebbe verosimilmente migliorare fino ad un recupero quasi totale della “vita normale”, non posso negare che in questo esatto momento della mia vita mi trovo in uno stato di necessitร fisica non indifferente.
Alla luce della recente celebrazione della Giornata Mondiale per la Disabilitร (lo scorso 3 dicembre) mi sembra necessario che, nel piรน breve tempo possibile, il Sindaco e lโAmministrazione di competenza rivedano tali disposizioni: รจ un importante atto umano, oltre che di inclusione e sensibilitร civile e sociale.”