Metro Catania: continuano le segnalazioni di disservizi della metropolitana di Catania. Per la rubrica “Alza la voce” diversi lettori hanno scritto a LiveUnict per segnalare diversi malfunzionamenti del servizio metro, in alcuni casi anche combinati tra di loro.
In particolare, già negli scorsi giorni sono stati segnalati display spenti in alcune stazioni metro, quali Galatea e Giuffrida. Inoltre, in alcuni casi i display risultano accesi ma riportano solo la data e l’orario, senza dare informazioni sui minuti di attesa dei treni. Un chiaro disservizio per chiunque ha necessità di raggiungere la propria meta entro un determinato orario e non ha modo di valutare le opzioni di spostamento in base ai tempi di attesa.
Inoltre, nel corso della mattinata odierna sono stati diversi i disagi per i viaggiatori. Secondo quanto riportato da una lettrice che ha cercato di prendere la metro a San Nullo, questa mattina sono saltate circa due corse della metro in seguito a ritardi.
In aggiunta, quando finalmente è arrivato il treno, dopo oltre 25 minuti di attesa dall’ultima corsa, il mezzo era talmente pieno che alcune persone salite a Nesima sono scese a San Nullo perché stipate all’interno del treno. A tal proposito, alcuni dei tanti viaggiatori in attesa alla stazione di San Nullo hanno deciso di non salire sul treno e aspettare la prossima corsa o muoversi diversamente, per chi ha potuto.
“Stamattina avrei voluto fare uso del servizio metro, anche per evitare di immettermi nel traffico catanese con l’auto, ma dopo un ritardo di oltre 25 minuti ho comunque dovuto utilizzare la macchina – racconta la lettrice -. La cosa più assurda è che i display erano accesi ma non vi era nessuna segnalazione riguardo gli orari di attesa. Inoltre, l’aggravante è la totale assenza di comunicazioni o avvisi. Normalmente, quando si verifica un ritardo così importante, viene segnalato ai viaggiatori tramite altoparlanti, in modo tale da dare informazioni a chi aspetta” spiega a LiveUnict la lettrice.
“Se avessero informato da subito della situazione, almeno avremmo potuto decidere liberamente se continuare ad attendere o cambiare mezzo di trasporto, come poi in molti hanno dovuto fare. Soprattutto dopo che è arrivato da Nesima un treno talmente pieno da non poter neanche salire a bordo, costringendoci di fatto ad aspettare la prossima corsa o muoversi diversamente. Se ci fosse stato un minimo avviso, ogni viaggiatore avrebbe potuto rimediare autonomamente e cercare di contenere il ritardo a scuola, a lavoro o magari ad una visita medica” ha poi concluso la lettrice.