Catania

Morte Chiara Adorno: lanciata petizione per la sicurezza dei pedoni

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La morte della 18enne Chiara Adorno ha sconvolto tutta la città; per questo è stata lanciata una petizione per mettere in sicurezza i pedoni che ogni giorno attraversano la Circonvallazione.

L’incidente stradale che ha causato la morte di Chiara Adorno ha sconvolto tutta la città di Catania e non solo. Sono stati in molti a pronunciarsi sulla tragedia, facendo le proprie condoglianze alla famiglia e agli amici della ragazza e chiedendo una soluzione per consentire ai pedoni di attraversare in sicurezza la Circonvallazione.

La lettera degli studenti Unict

Le ragazze e i ragazzi dell’associazione universitaria “La Finestra – liberi di scegliere” ha per esempio inviato una lettera aperta al sindaco di Catania Enrico Trantino e al Magnifico Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo per chiedere un intervento urgente a tutela della popolazione studentesca che ogni giorno attraversa la Circonvallazione di Catania. “Siamo sensibilmente scossi dall’ennesima vittima, che poteva essere evitata, di ‘una strada folle e incontrollata’“, si legge.

E ancora: – “Siamo estremamente preoccupati – concludono gli studenti – dall’idea che ogni giorno studentesse e studenti rischino la propria vita per andare all’Università o per tornare a casa dopo una giornata di lezione. In passato esisteva un ponte che sopraelevava interamente il passaggio pedonale da un lato all’altro della corsia, sottraendo i pedoni dal rischio dei pirati della strada. Nulla però si è più saputo di questo ponte dopo il suo smantellamento in occasione della realizzazione del sottopassaggio (vietato ai pedoni) di Viale Fleming“.

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La petizione

Matteo Meli, uno studente al primo anno di ingegneria edile e architettura al Dicar, ha deciso di lanciare una petizione: “Chiunque abbia attraversato sulle strisce pedonali di fronte alla cittadella sa quanto sia rischioso ogni giorno, per questo ho creato una petizione che ha già quasi raggiunto le 10000 firme per la creazione di un sottopassaggio o un semaforo pedonale, o ancora meglio un ponte, insomma un sistema che non ci metta in pericolo di vita“, ha scritto alla redazione di LiveUnict.

Sono 7 anni che aspettiamo, dopo l’incidente del 2017, e sono 7 anni che gli studenti rischiano la vita di continuo“, conclude. Quell’anno, infatti, era stato Danilo Di Majo a perdere la vita su quelle strisce pedonali. Chiunque desideri firmare la petizione, dunque, può farlo cliccando qui.

La proposta di Bosco

Un’effettiva proposta è poi stata lanciata dall’ex assessore ai Lavori Pubblici nell’ultima sindacatura di Enzo Bianco, Luigi Bosco. “La notizia della tragica fine di una giovane studentessa, appena diciottenne, iscritta con tante belle speranze al primo anno di Biologia, travolta sulle strisce pedonali sulla circonvallazione, nei pressi della cittadella universitaria, ha riempito di dolore molti di noi – scrive Bosco -. Aldilà delle considerazioni sull’imbarbarimento di una consistente parte della nostra popolazione, ritengo di potere suggerire la realizzazione di un sottopasso stradale, in corrispondenza dell’uscita pedonale sulla circonvallazione“.

I dettagli: “Tale sottopasso – continua l’ex assessore – è di non complessa realizzazione (occorre infatti solo la creazione di una struttura scatolare, previa asportazione di un rilevato stradale, presumibilmente privo di impianti, in quanto costruito in un secondo momento rispetto alla impostazione originaria del piano di scorrimento della circonvallazione), e consente un collegamento semplice con via Fleming. Non occorre realizzare gradini o rampe per l’accesso. Rimarrebbe scoperto solo l’attraversamento della bretella di collegamento tra via Fleming e la circonvallazione“.


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