Una visione dall’interno su ciò che, a distanza di settimane, sta ancora comportando l‘incendio scoppiato il 16 luglio scorso nell’Aeroporto Fontanarossa la dà Salvo Bonaventura, segretario generale di Uil Trasporti Catania: “Se per i passeggeri s’è avviato un lento ritorno alla normalità, lo stesso non può dirsi per le lavoratrici e i lavoratori dell’aeroporto Fontanarossa – afferma -. Mascherine e continue rotazioni di postazioni rappresentano la quotidianità, ancora per chissà quanto“.
Da queste parole non emerge dunque soltanto un senso di profondo disagio, ma anche della concreta preoccupazione nei confronti dei lavoratori. “Gli effetti dell’incendio pesano ancora maledettamente. Il personale è costretto a fare quotidianamente i conti con il caos prodotto dallo scarso, praticamente inesistente, coordinamento tra le diverse società operanti nello scalo e con i rischi connessi alla presenza persistente di monossido di carbonio”, afferma il segretario che, proprio in merito ai rischi per la salute, non perde occasione di raccomandarsi con tutto il personale dell’aeroporto.
“Ribadiamo anche l’appello a lavoratrici e lavoratori – aggiunge – perché si rivolgano immediatamente al medico di base nel caso in cui dovessero accusare mal di testa o problemi respiratori. Purtroppo, segnalazioni simili non mancano e queste impongono l’immediato allontanamento dalle postazioni di servizio”.
Aeroporto Catania, Terminal A ripristinato: cosa succede adesso