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Caro-tariffe, spese aumentate in 10 anni del +68,7%: previsioni negative anche per il 2023

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Il Codacons ha realizzato uno studio per analizzare quanto la spesa dei cittadini per le utenze domestiche sia cambiata negli ultimi 10 anni.

In base ai dati del Codacons, che ha realizzato uno studio per capire il cambiamento della spesa dei cittadini per le utenze domestiche negli ultimi 10 anni, la spesa media annua degli italiani è salita. Il caro-tariffe pesa soprattutto sulle tasche delle famiglie: nell’arco di tempo analizzato, infatti, la spesa annua è salita complessivamente per luce, gas, acqua e rifiuti del +68,7%. L’incremento di spesa per famiglia è di 1.625 euro, con i prezzi dell’elettricità che, rispetto al 2012, hanno registrato un aumento record del +240%.

I dati

Secondo i dati, nel 2012 la bolletta media della luce è stata pari a 524 euro a famiglia, mentre quella del gas a 1.277 euro. Nel 2022, invece, la bolletta media per l’elettricità ha raggiunto quota 1.322 euro, mentre per il gas una famiglia ha speso 1.866 euro. Dunque, in 10 anni la spesa per l’energia elettrica è aumentata quindi di 798 euro, mentre quella per il gas di 589 euro, per un totale di +1.387 euro a famiglia.

Le tariffe della luce hanno segnato un vero e proprio record del +240%: sono passate dai 19,403 centesimi di euro per kilowattora dell’ultimo trimestre del 2012, ai 66,01 centesimi di euro dello stesso periodo, ma del 2022.

Inoltre, nel 2012 per le forniture di acqua si spendeva in media 310 euro a nucleo, spesa salita a 487 euro nel 2022 (+57%). Per quanto riguarda i rifiuti, si passa dai 253 euro del 2012 ai 314 euro del 2022, con un incremento del +24,1%. La città più costosa è Catania, con una spesa media pari a 595 euro annui.

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L’aumento complessivo

La spesa delle famiglie italiane complessiva per luce, gas, acqua e rifiuti è salita dunque di 1.625 euro a nucleo in 10 anni, registrando così un aumento in media del 68,7%.

Allo stesso tempo, però, secondo i dati ufficiali Istat il reddito netto medio delle famiglie è aumentato solo dell’11,5%, passando dai 29.426 euro del 2012 ai 32.812 euro annui del 2020 (ultimo dato Istat disponibile).

La spesa per le utenze domestiche ha registrato una impennata nell’ultimo decennio, ma i servizi non sono certo migliorati – ha spiegato il presidente Carlo Rienzi -. Pesanti criticità si registrano soprattutto sul fronte idrico, dove le bollette risentono della rete colabrodo italiana caratterizzata da ingenti perdite e carenze strutturali che vengono scaricate sulle tariffe. Discorso a parte meritano le tariffe energetiche, letteralmente impazzite tra il 2021 e il 2022 per effetto delle quotazioni sui mercati”.

Le previsioni per il 2023

Per quanto riguarda l’anno corrente, il 2023, le previsioni non sono positive. “Il gas – ha dichiarato Rienzi – dopo le ultime riduzioni ha invertito la rotta e ha già registrato un rialzo delle tariffe del 22,4% ad aprile; i prezzi dell’energia continuano a subire la volatilità dei mercati, mentre l’inflazione alle stelle e i costi in crescita porteranno ad un inevitabile rincaro delle tariffe di acqua e rifiuti nel corso dell’anno“.