Tre arresti nel catanese effettuati dalla guardia di finanza: i tre indagati erano accusati del reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici.
Nelle ultime ore i finanzieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato tre indagati, ritenuti responsabili del reato di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa su prodotti energetici.
L’indagine è stata condotta e portata a termine dalle unità specializzate del Gruppo tutela finanza pubblica del nucleo Pef di Catania, con la collaborazione di funzionari dell’Ufficio antifrode dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli della DT7 Sicilia di Palermo. Il tutto a causa di un primo controllo per verificare la qualità del petrolio che veniva scaricato nei pressi di un distributore stradale della provincia etnea. Oltre ai tre arresti, vengono segnalate anche ben cinque persone denunciate e circa 53 mila litri di carburante, 5 mila litri di olii lubrificanti esausti, 2 autocisterne e l’apparecchiatura per l’erogazione clandestina del prodotto.
Nel dettaglio i tre indagati sono: Giuseppe Adornetto, Vincenzo Salvatore Adornett0 e Claudio Iacono. I tre avrebbero avrebbero sfruttato i trasporti di prodotti energetici per poi prelevare migliaia di litri di carburante, sostituendoli con olii esausti di scarsa qualità. Tali operazioni sarebbero state effettuate attraverso soste temporanee dell’autocisterna presso la sede societaria della Lp Transport, prima di consegnare il prodotto al destinatario che ignaro della miscelazione illegale avrebbe ricevuto del carburante di pessima qualità.
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