Nei giorni scorsi Legambiente ha piantato mille alberi presso il Parco degli ulivi e ai microfoni di LiveUniCT è intervenuto un membro del circolo per parlare di quest'iniziativa, di quanto la città di Catania sia "green" e delle possibili azioni future.
Catania non è sicuramente nota per essere una città green: infatti, gli ultimi report evidenziano che la provincia etnea ha soli 18,207 metri quadri di verde fruibile. Sulla questione e sul miglioramento dell’attuale situazione, è forte l’impegno di varie organizzazioni e figure attive nel territorio. Un esempio è quello di Legambiente, che con la collaborazione di alcuni dipendenti Fastweb con le famiglie, di alcuni membri del Comune di Catania e dei referenti di AzzeroCo2, ha piantato mille alberi al Parco degli Ulivi, area verde presente nella città etnea. Per avere maggiori informazioni sulla questione, LiveUniCT ha intervistato Davide Ruffino, membro di Legambiente e parte integrante di quest’iniziativa.
Davide Ruffino, membro di Legambiente, ha sottolineato ai microfoni di LiveUniCT come il Parco degli Ulivi sia da tempo molto importante per il suo circolo. “Abbiamo effettuato pulizie, messo a dimora alberi, sollecitato interventi di manutenzione, ci è venuto naturale sceglierlo come luogo in cui avviare un intervento di forestazione”.
Tuttavia, nonostante questa bella iniziativa, il parco non è mai stato utilizzato negli anni, sia perché la costruzione stessa è poco nota persino agli abitanti del quartiere, ma anche perché le condizioni del parco non sono delle migliori.
“Il parco va valorizzato con la giusta illuminazione perché di sera è quasi completamente al buio – ha sottolineato Ruffino -, è necessario l’inserimento dei cestini e di varie piante e un parco giochi nuovo per i bambini. Inoltre, vanno riverniciati i due cancelli d’ingresso perché sono completamente arrugginiti”. Secondo Ruffino, il Parco degli Ulivi dovrebbe essere utilizzato per “eventi, concerti, mercatini e manifestazioni di ogni tipo, in modo da lasciare in pace la Villa Bellini che non è un parco bensì un giardino storico che ha un delicato equilibrio”.
Come già sottolineato in precedenza, la provincia etnea non è nota per essere particolarmente “verde”. È necessario dunque cercare di invertire questa tendenza, non solo per la città ma soprattutto per il benessere e per la vita dei cittadini.
Chiaramente, per ottenere risultati migliori, interventi simili a quello del Parco degli Ulivi andrebbero effettuati nella maggior parte dei parchi etnei. Infatti, secondo Ruffino è necessario per prima cosa piantare tanti alberi, in modo da riempire le aiuole e le aree verdi della città. A tal proposito, l’intervistato ha fatto cenno al progetto “100 alberi per Catania”, progetto che “conserva questo nome anche se gli alberi piantati con le donazioni dei cittadini sono già diverse centinaia”.
Tuttavia, l’idea risale ad un paio di anni fa ed è necessario agire anche diversamente. “Si dovrebbe eliminare parte del suolo urbano per creare nuove aree verdi allo scopo di eliminare le isole di calore in estate e i danni da inondazioni, che dipendono dalla scarsa permeabilità dei suoli – suggerisce Ruffino -. Infine andrebbero realizzati nuovi parchi urbani come quello che le associazioni ambientaliste come la nostra hanno immaginato a Monte Po’e a Cibali”.
Ovviamente, molti progetti non sarebbero possibili se non ci fosse la collaborazione con le istituzioni locali e cittadine. A tal proposito, Legambiente è sempre stata sul pezzo, mantenendo il contatto con il territorio locale e promuovendo numerose politiche sostenibili e di protezione verso l’ambiente.
“Il circolo Legambiente è sempre tenuto in considerazione e molte scelte fatte sul territorio per quanto concerne l’ambiente derivano da varie sollecitazioni e collaborazione con i governanti” ha infine concluso Ruffino, sottolineando ancora una volta l’importanza della collaborazione con le istituzioni.
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